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Bastia Umbra
26 Aprile 2024
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Bastia Umbra Cultura

Si è conclusa la II edizione di Bastia Classica, festival di musica classica che ha portato sul palco dell’Auditorium Sant’Angelo giovani professionisti che si sono esibiti in tre concerti che hanno registrato il tutto esaurito con pubblico arrivato anche da fuori comune.

Bastia Classica già nella prima edizione, dove protagonista era stato il pianoforte solista con tre recital di giovani pianisti e altrettanti opening sempre al pianoforte, aveva riscosso grande successo di pubblico e apprezzamento. Per la prima volta a Bastia dopo lunghissimo tempo, la musica classica è tornata a farsi apprezzare e ad appassionare.
Nella seconda edizione, che ha compreso anche concerti di musica da camera, il successo si è ripetuto di concerto in concerto dimostrando che un programma ben pensato e con interpreti di alto profilo coinvolge anche chi era arrivato per pura curiosità e che poi è tornato ai concerti successivi desideroso di provare le stesse emozioni diventando parte integrante dell’evento.
Gli ingredienti che hanno portato il festival al successo sono da riscontrarsi prima di tutto nella giovane età dei musicisti proposti, nei repertori eseguiti e nella durata dei concerti pensata per tutti i tipi di pubblico e volta a coinvolgere e non annoiare sfatando così quell’idea che la musica classica sia rivolta solo ad un pubblico specifico. Prima di ogni concerto si è tenuto un opening di giovani pianisti, un valore aggiunto molto importante sia per il pubblico sia per i giovani pianisti coinvolti come occasione di confronto e di crescita oltre che di grande stimolo.
Anche questa edizione ha dimostrato un livello musicale altissimo, giovani musicisti con dei curricula incredibili e con una professionalità già formata, giovani dei quali sentiremo sicuramente parlare in futuro.
Nell’edizione appena conclusa è stato possibile avere tra gli interpreti diversi umbri, vere eccellenze della musica classica a partire dal pianista Edoardo Riganti Fulginei, spoletino, studente al Conservatorio Morlacchi di Perugia nella classe di Mariangela Vacatello e all’Accademia di Imola con Enrico Pace e Riccardo Risaliti.
Ancora umbri i protagonisti dell’ultimo concerto, Livia Stefani al violino e Alessandro Mennini al pianoforte; due interpreti eccezionali con un programma interessante che ha compreso musiche di Grieg, Brahms e Ravel; suona un violino della collezione “Florian Leonhard Fine Violins, London” e un arco Giovanni Lucchi della Fondazione Lucchi di Cremona. Alessandro Mennini dopo la laurea accademica di II livello al Conservatorio Morlacchi di Perugia, conseguita con il massimo dei voti e la menzione d’onore sotto la guida di Nadir Matteucci si sta perfezionando presso la Scuola di Musica di Fiesole con la pianista Elisso Virsaladze.
Non poteva mancare in cartellone un duo violoncello e pianoforte, sempre composto da giovani: Eleonora Testa di Roma e Francesco Maria Navelli di Salerno. Eleonora e Francesco, 19 e 20 anni, entrambi cresciuti in una famiglia di musicisti, si sono distinti tenendo concerti in diverse associazioni italiane e suonano insieme da diversi anni svolgendo parallelamente carriere solistiche e cameristiche.
“Sono personalmente molto contenta del successo di Bastia Classica, dichiara la Direttrice artistica M° Cristina Capano-  il pubblico presente ha interagito anche a fine concerto con gli organizzatori dimostrando gratitudine e auspicando il proseguo del festival anche con altri eventi di musica classica”. Tre concerti emozionalmente e artisticamente coinvolgenti, una ulteriore opportunità per condividere con la comunità giovani talenti che rendono iniziative di tal genere meritevoli di essere definite un festival prestigioso.
“Ringrazio l’Ufficio cultura nella persona della dirigente dott.ssa Lorella Capezzali per aver promosso, sostenuto ed organizzato, insieme al M° Cristina Capano la II edizione di “Bastia classica” – dichiara il Sindaco Paola Lungarotti- alla musica assegniamo un grande sentimento e valore: l’amore. Come ricorda Carlo Zannetti: Dove c’è amore per la musica, spesso c’è solo bontà e non c’è cattiveria. La musica unisce. La musica è quella magia che colora tutto ciò che riesce ad avvolgere con i suoi tentacoli di note e che riesce a farti amare di più la vita anche nei brutti momenti nei quali vorresti morire. La musica ti salva la vita” (Carlo Zannetti).

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