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Bastia Umbra
20 Aprile 2024
Terrenostre 4.0 giornale on-line Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara
Bastia Umbra

La segnalazione di una lettrice “Indignazione bastiola”.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA SEGNALAZIONE ARRIVATA ALLA REDAZIONE DI TERRENOSTRE

 

Gentile Direttore,

le voglio raccontare una storia.

Anni fa ho fatto una scelta: quella di vivere in zona Via Roma e non tanto lontano dal centro perché volevo avere più comodità e forse anche più sicurezza.

Invece no!

Infatti nel pomeriggio di ieri i ladri hanno agito indisturbati arrampicandosi per la grondaia e, una volta raggiunta la terrazza, forzando persiana e finestra sono entrati in casa mia e, con tanto di frullino, dopo aver rovistato per bene negli armadi e nei cassetti hanno aperto la cassaforte.

Al mio rientro, con sconcerto, chiamo i Carabinieri i quali mi dicono che nello stesso pomeriggio avevano già raccolto altre 3 denunce dello stesso tipo.

La mia indignazione parte, quindi, dal fatto che non ho sbagliato io a non allentare i fermi della grondaia ma dal fatto che in una zona centrale di Bastia (io vivo davanti ai giardini pubblici) l’illuminazione pubblica si accende non prima delle 17.30/17.45 lasciando vie completamente al buio per oltre un’ora.

La scelta fatta anni fa, quindi, non mi ha premiato, come pure quella di difendere l’attaccamento ad una Bastia ormai in decadenza, sporca, vuota e desolante.

Anni fa lessi che eravamo stati dichiarati “comune virtuoso”….. ma adesso da semplice cittadina mi chiedo cosa significhi davvero questo encomio.

Senza entrare in temi politici, perché tanto, ad oggi, credo che non conti più né essere di destra né di sinistra, o sottolineare le scelte di spesa fatte ultimamente da chi lavora nella stanza dei bottoni, commentate in abbondanza anche sui social, mi chiedo: è questa la Bastia che vogliamo?

Vorrei solo manifestare che quello che provo io e, da quello che sento in giro, anche altri bastioli è un continuo sentimento di abbandono e mancanza di speranza nel futuro in una città che, tolto il fervido mese di settembre quando si vive la magia del Palio, è ridotta ad una città fantasma ben lontana dalla frizzantezza culturale ed economica degli anni passati.

Le belle serate estive in piazza quando si vedevano i film gratis, o quando si rimaneva incantati dall’eloquio di Philippe Daverio sono legate alla preistoria.

La piazza non è più un luogo in incontro ma solo un parcheggio, ecco la realtà.

Mi perdoni per lo sfogo e grazie dell’attenzione, oggi scrivendo ho provato a metabolizzare la “visita” di ieri.

Buon lavoro

Laura Chiti

19/01/2023

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