
“E’ interesse di tutti i consiglieri regionali, dell’Umbria e delle altre regioni a cui fa riferimento il grillino Travaglio – spiega Pastorelli – tutelare in ogni sede opportuna la dignità istituzionale e personale lesa dai deliri di chi appare sempre meno lucido nelle uscite pubbliche. Invito Travaglio a consultare il casellario giudiziario dei consiglieri regionali dell’Umbria, scoprirà che nessuno degli esponenti della Lega o degli altri partiti è inquisito, nessuno ha rubato sulle note spese e tantomeno nessuno può essere definito ‘ladro’.
Travaglio dimentica che l’istituto referendario è previsto dalla Costituzione italiana e che i consiglieri regionali svolgono il ruolo di rappresentanti dei cittadini che li hanno democraticamente eletti. Convintamente abbiamo votato in Aula per l’istituzione del Referendum sulla giustizia e tornando indietro lo rifaremmo di nuovo, poiché continuiamo a pensare che la giustizia in Italia abbia bisogno di una seria riforma per frenare il correntismo, tutelare gli innocenti, assicurare processi brevi ed eliminare qualsiasi contaminazione politica nell’azione dei magistrati. La nostra battaglia non finisce di certo qui e continueremo a perpetrare in Parlamento le nostre ragioni.
Insieme ai nostri avvocati stiamo valutando azioni legali nei confronti di Marco Travaglio per dichiarazioni mendaci e fortemente lesive della dignità delle istituzioni e delle persone”.
16/06/2022
Stefano Pastorelli
Consigliere Regionale Assemblea Legislativa Regione Umbria
Capogruppo Lega