
Come è scritto anche nel regolamento del Comune di Assisi “le consulte sono strumento di collegamento diretto tra la società civile organizzata e gli organi di governo locale” e prosegue “esse dovranno concretizzare la rappresentanza di tutti quegli organismi e quelle persone che localmente hanno una approfondita conoscenza in determinati campi di attività, al fine di integrare ed arricchire le proposte degli organi amministrativi del Comune con l’apporto di competenze specifiche”. Lo statuto ne prevede 3 tematiche, che possono essere composte da esperti e rappresentanti di categorie e 4 territoriali.
Tuttavia, l’unica proposta che la Proietti è stata in grado di intraprendere in cinque anni è quella dei tavoli tematici, miseramente falliti, a cui è seguita la scelta di privilegiare un rapporto personalistico con le associazioni che ha avuto l’unica conseguenza di generare disparità di trattamento tra le varie frazioni e le varie realtà associative e di creare cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Ci meravigliamo, ma non più di tanto, dell’atteggiamento lassista dei consiglieri del PD, principale azionista della vecchia maggioranza e solitamente attento agli organismi partecipativi, ma stranamente zitto e buono anche in questa vicenda. Si tratta dello stesso PD che ha assistito senza batter ciglio alla progressiva perdita di rappresentanti nella giunta comunale per scelta dell’ex sindaco Proietti che ha preferito mantenere deleghe ‘pesanti’ piuttosto che assegnarle agli esponenti del Partito Democratico”.
06/09/2021
Stefano Pastorelli
Consigliere Regionale Assemblea Legislativa Regione Umbria
Capogruppo Lega