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24 Aprile 2024
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TRAVICELLI: “OLTRE SE STESSI C’È DELL’ALTRO, BISOGNA CREDERE IN QUELLO CHE SI FA … ANCHE LA VEGETAZIONE CRESCE …”

In questi giorni, a Santa Maria degli Angeli e non solo, vi è un gran fermento di opere pubbliche che riguardano le strade. Talune eseguite con clamore, sferraglio di mezzi e rullo di tamburi. Tamburi elettorali ovviamente!

Tra le opere che si stanno completando, vi è il rifacimento della strada in basoli che attraversa il centro di Santa Maria degli Angeli. Certamente un’opera molto tormentata sin dall’inizio, alcuni anni fa. Questa strada però nacque con un peccato originale. Che è il tipo di pavimentazione utilizzata, cioè quella in basoli. Basoli che, per la metodologia di posa, sono destinati a durare poco e a sconnettersi facilmente con gli esiti che più volte nel tempo abbiamo avuto modo di vedere. Oggi, con grande sperpero di denaro pubblico, si cerca di rattopparla, per poi ritrovarsi quasi sicuramente a doverci mettere ancora le mani. L’importante però è che regga fino ad ottobre, data delle elezioni amministrative, e poi chi se ne importa se i basoli torneranno a disconnettersi e ci dovranno rimettere le mani.

A pochi metri da questa opera “imperatura” sulla carta, c’è via Ponte Rosso.

Più sommessa, in asfalto e marciapiedi in semplice asfalto, non vi sono inserti marmorei o basoli che la fanno sembrare una strada Consolare Romana. In compenso però vi è tanta vegetazione, fin troppa, da causare disagio per i pedoni che la percorrono. Questa si insinua sui marciapiedi lungo il “cordolo” dello scalino, e al limite del marciapiede stesso, che in alcuni tratti confina con campi agricoli e in altri lungo la recinzione di un circolo sportivo (Si veda la documentazione fotografica). Orbene, questa strada è un punto di transito per molti pedoni che si dilettano anche nel camminare e in attività sportive. Infatti, tramite il Ponte Rosso e Via Tescio, ci si collega con zone di Santa Maria degli Angeli e di Bastia Umbra al percorso verde, Via dell’Isola Romana e Via dell’Ospedale delle Pareti (la strada dell’ex Mattatoio). Anche questa molto frequenta dagli amanti delle attività fisiche all’aria aperta. Il degrado di Via Ponte Rosso, lo si ritrova pari pari anche in via Tescio, lungo il nuovo marciapiedi che collega appunto il Ponte Rosso con la strada dell’ex mattatoio. Anche questo tratto di marciapiede, seppur più recente e realizzato in pavelle, che le donano anche una estetica gradevole, è abitato dalla vegetazione.

Segno del solito abbandono nel quale versano sempre molte strade nel Comune di Assisi, non solo Via Ponte Rosso ma molte altre, soprattutto nelle frazioni potremmo parlare di Petrignano, Palazzo, Rivotorto, Tordandrea e tante altre  che ricordiamo appartengono sia per voti che per servizi al Comune del Poverello. Ovvio, ma non condividiamo che durante la campagna elettorale fa più rumore mediatico una nuova opera che una buona manutenzione. Anche se… la manutenzione fa parte dell’opera. Infatti, le opere stradali e non solo, non terminano con il taglio del nastro o con selfie o un video, ma durano nel tempo con le ,”corrette manutenzioni. Ahimè questo capitolo, per questa Giunta comunale è stato sempre un tasto dolente! Segno ne è il gran numero di segnalazioni come questa, che nel tempo e negli ultimi anni anche noi abbiamo fatto.

In conclusione, abbiamo opere faraoniche, seppur strampalate, ma che servono da specchietto per le allodole per le prossime elezioni autunnali, e manutenzioni da farsi che non si fanno e non si faranno per il momento. Sono queste ultime che costando anche meno, ma danno più vantaggio al cittadino, come in questo caso, cosa interessa se qualcuno deve camminare tra la vegetazione!

Quando si discute di denaro pubblico e in conseguenza di opere pubbliche, c’è sempre un interrogativo che ricorre, forse non si fanno le manutenzioni perché costano poco e si prediligono le nuove opere (anche se sbagliate o non condivise), forse perché costano di più? Certo è che qualcuno è ancora convinto che le manutenzioni fanno poco rumore e che sia preferibile prediligere lo sperpero ad orologeria o forse “ad personam”? Cosa dire …

“Vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena di vivere.”

CHE GUEVARA

 

28/07/2021

Claudia Maria Travicelli

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