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28 Marzo 2024
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Sport

Impianti sport e fitness come “luoghi di salute e non di contagio”, l’associazione nazionale (ANIF) nomina Barbara Carli delegato per l’Umbria per sostenere il settore in un momento difficile.

Barbara Carli di Area4 (Bastia Umbra) è il nuovo e primo delegato ANIF (Associazione Nazionale Impianti Sport e Fitness) per l’Umbria.

Subito l’appello alla luce dell’ulteriore chiusura di palestre e centri sportivi secondo quanto stabilisce il nuovo Dpcm: “Impianti sportivi e fitness sono alleati della salute, luoghi di prevenzione e non di contagio. L’esercizio fisico è anche un vero e proprio farmaco contro il covid”.

Carli: “Dialogo con le istituzioni e con le altre associazioni che condividono gli stessi interessi per uscire dal pantano creato dal virus per un comparto così importante e strategico per l’intera società italiana e umbra”

ANIF Eurowellness (Associazione Nazionale Impianti Sport e Fitness) anche in Umbria, e così per la prima volta, ha il suo delegato. Barbara Carli – responsabile tecnico e titolare del Centro Sportivo Area4 di Bastia Umbra, imprenditrice di formazione giuridica – è stata scelta per guidare in Umbria l’associazione dei titolari e gestori dei centri sportivi e polisportivi italiani che dal 1996 ne tutela gli interessi, anche quale componente di Confindustria Federvarie.

Una nomina che arriva in un momento difficile anche per il mondo dello sport, quello che ha portato alla chiusura di palestre, centri fitness e impianti sportivi a causa dell’emergenza sanitaria da Covid19.

Anche se per la pandemia si inizia ad intravedere qualche spiraglio grazie alle campagne di vaccinazione, oggi le problematiche permangono in un comparto così importante e strategico per l’intera società italiana e umbra. Problemi che rimangono e si amplificano ancora anche alla luce dell’ulteriore chiusura di palestre e impianti sportivi secondo quanto stabilisce il nuovo Dpcm del neo presidente del consiglio Mario Draghi.

E a dare, vista la sua esperienza, il proprio contributo punta Barbara Carli che ringrazia il presidente nazionale ANIF, Giampaolo Duregon, sia per la fiducia accordata sia per come si sta battendo a sostegno del comparto. “In questo momento cosi difficile per tutto il settore delle palestre e centri sportivi – afferma Carli –, desidero impegnarmi per sostenere l’importanza dello sport. Come delegato ANIF per l’Umbria mi farò promotrice del lavoro che l’associazione svolge nel nostro settore. La pandemia ha fermato questo mondo, ma è fondamentale che non venga dimenticato! Quando sarà possibile è fondamentale che le istituzioni si assumano la responsabilità di comunicare l’importanza del ritorno alla pratica sportiva. Perché è fondamentale riportare giovani, anziani, persone con patologie ad avvalersi delle attività fisiche, necessarie al benessere fisico e psicologico”.

Anche ANIF Umbria quindi chiede una presa d’atto dell’importanza non solo economica ma anche sociale del settore sportivo italiano che va dall’educazione sportiva dei giovani alla salvaguardia della salute per gli adulti attraverso l’esercizio fisico.

Così la nuova delegata umbra Barbara Carli, anche come amministratrice e responsabile tecnico di una realtà come Area4 (Centro di preparazione fisica, posturale, fisioterapica e nutrizionale di alto livello) che quindi conosce tutte le necessità del settore, lancia subito il suo appello: “L’imperativo, prima di riaprire, è quello di comunicare bene il fatto che palestre e centri sportivi sono alleati della salute, sono luoghi sicuri, di prevenzione e non di trasmissione del virus, in quanto adottano protocolli severissimi per impedirne il contagio. È importante sottolineare che l’esercizio è terapia: gli ‘sportivi’ adottano un sano stile di vita per cui si proteggono maggiormente dalle infezioni e hanno sviluppata una maggiore resistenza alle malattie”.

In vista dei tempi allungati per la ripresa attività ed anche delle restrizioni molto rigide per la riapertura che si annunciano, proprio da qui si possono studiare, e in dialogo con chi deve prendere le decisioni anche sul territorio, tutte le misure volte a tutelare la salute, sia per proteggersi dal covid ma anche per garantire una sana e vitale attività fisica.

“L’attività sportiva – sottolinea Carli – può essere svolta in sicurezza cosi come molte altre attività tutt’ora consentite. Una palestra ben gestita, con contingentamento numerico o semplicemente con allenamenti individuali, e che adotti tutte le misure di prevenzione richieste, non è un luogo rischioso o di contagio, ma di prevenzione. E’ importante, a questo punto, smettere di ignorare il settore delle palestre e dello sport: è fondamentale riportare tutti ad avvalersi dell’esercizio fisico, un vero e proprio ‘farmaco’ anche contro il covid perché fondamentale come prevenzione e necessario per il recupero e mantenimento dello stato di salute”.

ANIF Umbria si mette quindi a disposizione di Regione, Comuni, Coni e altre associazioni sportive umbre con cui si condividono gli stessi interessi, per poter dare ancora il suo contributo a risollevare un settore e a maggior ragione ora che una possibile ripartenza sembra esserci all’orizzonte.

“E’ importante – prosegue Carli – che le scelte politiche in questo momento siano rivolte alla tutela della salute dei cittadini non soltanto attraverso le campagne vaccinali ma anche promuovendo concretamente azioni specifiche per promuovere un sano stile di vita in cui alimentazione e allenamento sono basi imprescindibili. L’attività fisica non dovrebbe essere ormai soltanto una libera scelta ma un obbligo morale di chi vuole contribuire a far ripartire il nostro Paese e la nostra regione. Per questo motivo occorre al più presto tornare a garantire l’attività fisica nella massima sicurezza”.

Pur tenendo conto dell’emergenza sanitaria in corso, per ANIF Umbria non si può quindi continuare ad essere miopi, sottovalutare il benessere che deriva dall’attività fisica. La medicina dello sport oggi è una medicina di prevenzione per tutte le persone e andrebbe somministrata come un farmaco” ribadisce Barbara Carli per poi aggiungere: “Sono certa che se le istituzioni, il mondo politico ascoltasse questa importante voce che viene anche direttamente dal mondo scientifico la qualità della vita di tutti migliorerebbe e ci si rafforzerebbe anche rispetto all’impatto del virus”.

Relazioni con la stampa

Danilo Nardoni

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