Claudio Ricci consigliere regionale dell’Umbria (che, nel primo pomeriggio, terrà le relazioni in Consiglio Regionale sul rendiconto di bilancio 2015 e l’assestamento finanziario 2016) cita che è “ancora ampio” il lavoro che occorre fare per eliminare “sprechi e inefficienze” (come indicato dalla Corte dei Conti anche per le società partecipate della Regione) e bisognerebbe dedicare le “risorse risparmiate” per “progetti strategici” legati allo sviluppo economico, la promozione, i sostegni sociali e la diminuzione delle tasse.Il patrimonio netto della Regione Umbria “diminuisce” (da 798 a 573 milioni €) e il bilancio diviene sempre “più rigido” (ingessato, senza possibilità di azione) mentre desta preoccupazione il ricorso (nell’assestamento di bilancio 2016) a nuovi debiti per 17.4 milioni € e la permanenza di 323 milioni € di “finanza derivata” (ulteriori debiti) che hanno prodotto un “saldo negativo”, nell’ultimo anno, di ben 1.5 milioni €.
Rimangono eccessivi anche i costi di gestione e quelli del personale con una posizione organizzativa (mini dirigente) ogni 3.3 dipendenti. Un vero cambiamento “non si riscontra” (come annunciato) mentre, invece, si continua in con una “gestione ordinaria” senza “chiari progetti di sviluppo” e “ritardi nelle infrastrutture di trasporto” (soprattutto nei sistemi ferroviari e nello sviluppo dell’aeroporto): la prossima apertura delle strade della quadrilatero Umbria Marche discende da una scelta del Governo, di indirizzo politico diverso da quello attuale, risalente al 2001.
26/07/2016
Claudio Ricci
Consigliere Regionale dell’Umbria
