Documento contenente le proposte redatte dall’associazione e consegnato ieri all’assemblea pubblica a tutti i Candidati Sindaco.
Proposte ai Candidati Sindaco – Elezioni Amministrative Assisi 2016-
PROPOSTE AI CANDIDATI SINDACO
Elezioni Amministrative Comune di Assisi 2016
GIUGNO 2016
Proposte ai Candidati Sindaco – Elezioni Amministrative Assisi 2016-
PREMESSA
Confcommercio e la politica
La Confcommercio di Assisi intende prima di tutto ribadire il suo forte impegno nella
vita politica cittadina, perché ritiene che è attraverso la politica che si costruiscano gli
elementi indispensabili per salvaguardare le conquiste della democrazia, della civiltà e
per incrementare il progresso economico e sociale.
Il ruolo dei partiti
La Confcommercio di Assisi riafferma altresì il valore dei partiti come momento
insostituibile nella costruzione della politica, a patto che siano autentica «pars», capace
di costituire luogo di elaborazione culturale, in cui possano confluire esigenze ed
aspirazioni, per essere tradotte in orientamenti ed indirizzi atti a cogliere gli interessi
generali della collettività, alla luce della propria originale e specifica ispirazione.
Il rapporto Confcommercio/partiti
Da ultimo la Confcommercio di Assisi riconferma che il proprio rapporto con partiti,
coalizioni, movimenti e candidati, non vuole essere quello di «volano» e di «cinghia di
trasmissione», ma di un soggetto attivo che elabora in proposte concrete le esigenze del
mondo imprenditoriale rappresentato, sottoponendole poi alla attenzione delle varie forze
politiche.
Nonostante, infatti, la prima formula possa apparire la strada più semplice per ottenere
risposte immediate (di tipo corporativo) al settore, la seconda consente di mantenere
autonomia (nel senso che si può rescindere il «contratto») e garantisce all’organizzazione
quel ruolo che gli è proprio nello scenario economico-sociale.
Di fatto questa scelta comporta di non ottenere subito riscontri, anche parziali, ma ne
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risulta una posizione di forte identità e personalità, che non crea posizioni di sudditanza
e che a medio-lungo termine consente all’organizzazione di essere il riferimento
autorevole e riconosciuto della cultura (e quindi non solo degli interessi) dei settori
rappresentati.
L’identità e la personalità ci vengono garantiti dal patrimonio intellettuale, di valori, di
conoscenze, di atteggiamenti maturati, elaborati e condivisi dalla base associativa.
LE NOSTRE PROPOSTE
In questo documento riportiamo in sintesi e per punti le riflessioni via via maturate nella
nostra associazione, secondo i criteri ispiratori sopra riportati, su alcuni punti chiave
della vita della città di Assisi e del suo comprensorio, indicando obiettivi, strategie ed
eventuali strumenti.
Il metodo che proponiamo è quello di un rapporto dialettico, costruttivo e
propositivo.
Ci aspettiamo che partiti, movimenti, coalizioni e candidati aprano un confronto su questi
argomenti, e che nei programmi e nel dibattito della campagna elettorale vengano fornite
valutazioni, considerazioni o scelte funzionali.
In un’ottica di scambio dialettico, siamo pronti a recepire, accogliere e valutare
attentamente eventuali «scostamenti» rispetto alle proposte da noi avanzate, a
confrontarci su quanto dovesse essere ritenuto poco congruo rispetto ad obiettivi generali
o più semplicemente rispetto alle risorse.
Faremo attenta opera di vigilanza, chiedendo verifiche periodiche sulle singole
problematiche e sulle azioni attuate.
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VOGLIAMO CERTEZZE, OGGI PIU’ CHE MAI!
Le imprese hanno assoluta necessità di avere un quadro di certezze attraverso la
stesura di un PROGETTO INTEGRATO, in modo da poter orientare le proprie scelte
in una situazione che è già di per se drammatica, e che ha portato molte di esse alla
chiusura ed altre sull’orlo della stessa.
L’elaborazione da parte dell’amministrazione comunale – di concerto con tutte le realtà
istituzionali, sociali, economiche, associative – di precise risposte ai problemi è quanto
chiediamo, in un’ottica di assoluta trasparenza.
La predisposizione e definizione di un PROGETTO ASSISI esige, a nostro avviso, che
vengano seguite alcune linee direttive di base:
1-La diversificazione dell’analisi delle realtà vocazionali e di sviluppo del territorio: le
prospettive di sviluppo, le strategie di intervento, riguardanti il centro storico di Assisi e
l’area territoriale di sua più stretta pertinenza non devono essere unificate a quelle del
resto del territorio comunale.
2-La definizione dei Piani: della Viabilità, delle Infrastrutture e dei Servizi, del
Commercio e dell’Artigianato, dell’Industria, dell’Agricoltura e , soprattutto, del
Turismo e degli Insediamenti Culturali.
Tutti questi atti di programmazione hanno un impatto complessivo su larghe porzioni del
tessuto imprenditoriale terziario, e fanno fare un salto di qualità all’habitat-sistema in cui
le imprese operano.
Non va dimenticato, infatti, come il prodotto delle imprese del terziario e la loro
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redditività dipende dal modo con cui vengono organizzati vari aspetti della vita urbana.
IL PROGETTO ASSISI
Quale contributo alla definizione del PROGETTO ASSISI, la Confcommercio locale si
propone alla nuova amministrazione come interlocutore attento e disponibile,
sollecitando l’avvio di un rapporto di concertazione e di confronto che possa diventare
sistema, in funzione degli interessi del territorio di Assisi.
Lo scopo è quello di creare, in attesa dell’organico PROGETTO ASSISI, le condizioni
per un sostegno diretto al tessuto delle imprese commerciali, turistiche e dei servizi.
Pertanto si evidenzia la necessità di un confronto che si articoli su due livelli:
* Interventi ed azioni sulla città e il suo territorio – di cui i cittadini segnalano l’urgenza –
con carattere immediato o comunque a breve termine, perché non particolarmente
gravosi né sul piano progettuale, né su quello finanziario ed operativo.
* Atti di programmazione per lo sviluppo della città, di tipo economico-commerciale,
urbanistico, sociale, turistico, culturale. Si tratta di operazioni più complesse, ma
comunque urgenti, rispetto alle quali è necessario avviare subito una fase di
consultazione con tutti i soggetti interessati, e stabilire un programma di lavoro che presti
particolare attenzione a cogliere ogni opportunità di finanziamento, specie di tipo
comunitario.
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I NODI FONDAMENTALI
RIVITALIZZAZIONE DEL TERRITORIO
• Necessità di una politica attiva per il centro storico, attraverso la rivalutazione
dell’area come «centro commerciale naturale», incentivi all’apertura di nuove attività del
commercio (mediante sgravi nelle tassazioni locali, forme di finanziamento agevolato,
contributo ai consorzi) e al potenziamento delle attività esistenti; incentivi al
rafforzamento dei servizi e dell’artigianato.
• Rimodulazione dei ruoli degli Assessorati di Urbanistica, Commercio e Turismo. Il
dialogo e la concertazione di questi tre Assessorati per l’Associazione è di vitale ed
estrema importanza, in quanto abbiamo constatato in questi anni in molte occasioni che i
tre Assessorati non si registravano tra loro in maniera sufficiente e soddisfacente. Tante
volte l’uno non sapeva cosa progettava l’altro o quando questo avveniva era già troppo
tardi per decidere quale era la soluzione che dava più risultati o minori problemi alla
comunità.
• Interventi pubblici di recupero dell’edilizia abitativa, mutui agevolati per chi intende
restaurare edifici per uso abitativo nel centro storico, recupero di immobili di privati o di
enti pubblici da destinare ad abitazione per giovani coppie e ad attività al servizio dei
residenti.
• Creare nuovi corsi di Master Universitari e nuove offerte formative potenziando di
conseguenza la sede universitaria sia a livello nazionale che internazionale.
• Creazione di vantaggi reali per coloro che già vivono e che intendono stabilirsi nel
centro storico con un potenziamento dell’offerta di prodotti e servizi rivolti ai residenti
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attraverso opportune politiche di incentivazione. Attraverso adeguate strategie di re
insediamento della popolazione residente, il Centro Storico potrebbe tornare a vivere
anche dal punto di vista commerciale. Non a caso è importante concludere le fasi
programmatiche dei quadri strategici di valorizzazione dei centri storici (QSV), per poter
creare un centro commerciale naturale capace di soddisfare le esigenze di un mercato di
consumatori attenti e competenti.
SANITA’
“Assisi città ospedaliera” lo diceva Mons. Giuseppe Placido Nicolini. Questa tradizione
della città ci viene ogni giorno sempre meno, l’Associazione chiede alla prossima
Amministrazione uno sforzo quotidiano affinché si confronti con chiarezza e
determinazione sui punti chiave di destinazione e sul percorso che la struttura sanitaria
assisana farà. Poca chiarezza sta creando una fuga dell’utenza ed allo stesso tempo il
personale scarsamente motivato preferisce cercare altre destinazioni.
PARCHEGGI, TRAFFICO, SERVIZI PUBBLICI
• Creazione di parcheggi “liberi”. Nella programmazione dei posti auto in Assisi non si
è mai progettata e di conseguenza realizzata la creazione di parcheggi liberi, gratuiti e
facilmente individuabili dai residenti e turisti. Una delle strategie alla base del rilancio di
un centro storico collinare è l’esistenza di parcheggi gratuiti ed accessibili a tutti. La
realizzazione di tutto ciò in spazi di proprietà comunale, permetterebbe di ridurre il costo
per gli utenti e rafforzare l’immagine di Assisi come città dell’accoglienza.
• Completamento del secondo tratto del tunnel che collega l’anfiteatro romano.
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• Realizzazione di Park House e scale mobili, che non vadano a deturpare le bellezze
storico artistiche e paesaggistiche, ma che consentano di alleggerire la pressione negli
spazi di sosta da parte dei residenti.
• Recupero degli spazi delle zone delle cave da destinare a parcheggio libero per i
residenti di tutto il territorio per permettere a tutti di accedere comodamente ed in
qualsiasi momento al centro cittadino. ( recupero del progetto Comune – ANAS per la
circonvallazione nord e per il parcheggio cave, tunnel, ascensore Piazza del Comune ).
• Attuazione di un Piano per il traffico che governi gli orari, l’accesso, il transito e la
sosta nell’alta e nella bassa stagione all’interno del centro storico, prevedendo aree di
sosta con disco orario.
• Modifica del piano superiore del Parcheggio di Piazza Matteotti destinando alcuni
degli spazi attualmente riservati alle auto ai pullman così da consentire la salita e la
discesa dei gruppi organizzati.
• Dotazione di una mobilità nella città di Assisi centro storico che sia completamente
elettrica. Con pullman a minor impatto invasivo ed allo stesso tempo dotarsi di due “tour
bus” da circa 15-18 posti, sempre ad alimentazione elettrica gestiti da compagnie private
(ovviamente delle categorie rappresentate sul territorio). Tale azione preserverebbe la
città dall’inquinamento acustico, visivo ed ambientale. Nel completare il progetto di
qualità urbana sostenibile si dovrebbe prevedere un Hub dove, i mezzi destinati a
rifornire le aziende commerciali all’interno del centro storico, stoccando le merci in una
logistica, consegnino le stesse con mezzi leggeri elettrici alle aziende (opportunità nuovi
posti lavoro).
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ARREDO URBANO E SEGNALETICA
• C’è la tendenza a sottovalutare l’importanza della segnaletica nella città, quando
invece essa è uno dei primi strumenti dell’accoglienza, direttamente percepito e valutato
dal visitatore; essa deve essere adeguata, precisa, elegante e almeno bilingue e deve
concorre a creare un’immagine ordinata della città e a snellire gli spostamenti.
• Razionalizzazione ed attuazione del Piano dell’Arredo Urbano e verifica delle norme
e della tassazione nella concessione delle occupazioni di suolo pubblico.
• Realizzazione di una segnaletica turistica nei parcheggi e nella città che valorizzi e
faciliti il raggiungimento dei monumenti, dei servizi, dei ristoranti e degli alberghi, e dei
centri dislocati su tutto il territorio.
• Il progetto incubatoio nella zona di Santa Maria degli Angeli limitrofa al Lyrick
non ha seguito delle logiche di filiera( idee-attuazione del progetto – produzione –
distribuzione). Noi auspichiamo che la creazione di piccole imprese artigiane
contribuiscano allo sviluppo di un progetto “ Made in Assisi” in cui crediamo
fortemente in quanto caratterizzare il “Brand” diventa veicolo di promozione
internazionale. Siamo pronti e disponibili a mettere in campo tutte le nostre esperienze
commerciali affinché si determini un progetto di nuove proposte che opportunamente si
trasformino in prodotti per il mercato turistico della città. Investendo in risorse ed
energie giovani realizzando opportunità di nuove occupazioni.
NATURA E VERDE
• I dati del turismo ci segnalano nuove esigenze e nuovi stimoli, nelle graduatorie delle
presenze di chi sceglie Assisi al primo posto pone le famiglie; una adeguata
valorizzazione – attraverso specifiche azioni promozionali – di siti archeologici, di
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percorsi naturalistici (Parco naturale del Subasio) e storico-archeologici (si potrebbe ad
esempio pensare ad un itinerario che si snodi per i Castelli che arricchiscono il territorio
comunale), così da soddisfare le esigenze di un turismo diverso da quello tipicamente
religioso e da aggiungere elementi alla capacità di richiamo di Assisi. Implementare il
rapporto con il FAI, generare con i fondi adeguati un percorso che unisce il Bosco di San
Francesco alla Rocca Maggiore fino alla Rocca Minore, creando così un nuovo itinerario
storico/turistico/educativo/culturale e di trekking per tutti i visitatori e turisti che amano
passeggiare ma allo stesso tempo godere dei paesaggi naturali ed architettonici che
questo percorso può potenzialmente regalare.
TURISMO
• L’accoglienza deve diventare sempre più una «cultura» e non essere affidata allo
spontaneismo o all’improvvisazione: è un discorso questo che coinvolge tutti. Occorre
che le iniziative di accoglienza siano inserite in un piano di marketing integrato
(pubblico/privato) che attivi un processo «guidato» di miglioramento, tale da
coinvolgere tutta la filiera del turismo. Non riteniamo sufficiente, in sintesi, un semplice
piano «promo-pubblicitario» perché esso è parziale, serve solo a far conoscere, a
comunicare, magari anche bene, un territorio. E’ necessario un coordinamento tra i vari
enti pubblici e privati preposti alla promozione, affinché vengano massimizzate le poche
risorse disponibili.
• Verifica della filiera per il turista disabile o anziano dall’arrivo alla stazione di Assisi
al percorso della città.
• Riapertura e Qualificazione dei Punti informazione turistici. Non bisogna
dimenticare il ruolo fondamentale che nel sistema d’accoglienza ai turisti hanno i
comportamenti degli operatori pubblici e privati che agiscono in front-office: sotto
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quest’aspetto è prioritario investire in formazione degli addetti. La Confcommercio di
Assisi promuove da tempo corsi di lingua e di accoglienza turistica per gli operatori
associati che ha coinvolto nell’ultimo anno un centinaio di addetti del settore turistico –
ricettivo; un’iniziativa analoga sarebbe auspicabile per tutti coloro che rendono un
servizio pubblico all’interno della Città.
• Realizzazione di itinerari turistici che creino percorsi trasversali atti a valorizzare sia
i luoghi e percorsi medioevali che di epoca romana. (creazione di apposite segnaletiche
turistiche).
• Realizzazione di un unica card turistico-museale che possa diventare strumento di
valorizzazione dei musei civici e diocesani per un offerta culturale più puntuale e
concreta al turista.
• Chiediamo di non avviare sul nostro territorio alcuna iniziativa sulla Tassa di
soggiorno, che riteniamo sbagliata nel merito e nel metodo: un balzello antiquato e
oneroso, quanto di più “antituristico” ci possa essere per l’economia ed il mercato che
rischia di compromettere e indebolire il valore dell’offerta turistica assisana.
In questa fase di crisi perdurante e sistemica riaffermiamo con forza che il turismo
rappresenta un volano per tanti e diversi settori produttivi, e fornisce un apporto
determinante allo sviluppo economico del nostro territorio. Crediamo che non è il
momento di applicare facili automatismi fiscali perché l’ennesima tassa sul turismo
finirebbe per indebolire il lavoro e gli sforzi delle nostre imprese.
• Valorizzazione e restauro della struttura del Teatro Metastasio.
TASSE E TARIFFE LOCALI
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La maggior parte dei Comuni umbri, Assisi compresa, si segnalano nel confronto con
altre realtà italiane di analoghe dimensioni per l’applicazione a livelli elevatissimi di
tasse e tariffe, in particolare per quanto riguarda IMU, TARI E TASI a carico delle
imprese. E’ necessario una inversione di tendenza su questo fronte, agendo da un lato
sull’abbattimento del peso economico che grava sulle attività e sui cittadini, dall’altro
sulla maggiore efficienza e quindi redditività del servizio.
E’ prioritario aprire un tavolo istituzionale tra il comune e catasto per la revisione delle
rendite catastali. Oggi l’aspetto legato alla tassazione locale è un devastante peso
finanziario per le aziende commerciali proprietarie di immobili. L’albergo, il ristorante,
l’esercizio commerciale di vicinato, gli uffici sono dei beni strumentali essenziali per fare
impresa, non è più tollerabile fare discriminazioni impositive di tipo federativo
territoriale.
EFFICENTAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA
Chiediamo un bilancio trasparente con una rappresentazione analitica delle entrate e delle
uscite suddivise per tipologia di spesa. L’obiettivo del programma di un amministrazione
attenta ai bisogni temporali della città, è di rendere lo strumento pubblico vicino al
cittadino con risposte sempre più veloci e con meno oneri burocratici, gravosi ed
impegnativi sia per la pubblica amministrazione che per il cittadino e l’impresa. Snellire
le procedure aiuta l’ufficio competente e l’utenza ad avere una reciproca soddisfazione
nel risolvere gli adempimenti amministrativi.
INCENTIVI ALLE IMPRESE
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Quello che chiediamo è di incentivare la creazione di nuove imprese e di aiutare allo
stesso tempo quelle già operanti nel territorio.
Chiediamo l’esenzione completa per il primo triennio di attività dal pagamento di Imu e
Tasi per le nuove aziende ed attività commerciali che decideranno di investire sul
territorio insediandosi, nei centri storici della Città di Assisi, Santa Maria degli Angeli e
nelle Frazioni.
Proponiamo altresì di destinare annualmente alle imprese un contributo a fondo perduto
in conto capitale al fine di sostenere lo sviluppo del tessuto economico delle piccole e
medie imprese del settore commercio, turismo e servizi che attuino progetti
imprenditoriali aventi carattere di miglioramento, ammodernamento e di adeguamento
del proprio esercizi. La Confcommercio vuole essere parte operativa nella stesura
dell’eventuale bando di concessione di agevolazioni.
Per ultimo, ma non di minor importanza, riteniamo sia necessario avviare un processo di
Internazionalizzazione delle nostre imprese mirata a comunicare e promuovere il brand
di Assisi nel mondo.
23/05/2016
Sonia Gabbarelli
Confcommercio di Assisi e Valfabbrica
