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26 Novembre 2024
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«Assisi Antiquariato» fa il pienone

Oltre ottomila visitatori alla mostra. Riccardi: ‘Grande successo’
BASTIA UMBRA CALATO ormai il sipario sulla 44esima edizione di Assisi Antiquariato, l’attenzione è già rivolta al 2017. Se qualche anno fa questa rassegna ha avuto momenti di crisi, oggi è tempo di bilanci per gli organizzatori della Cima (Centro Internazionale Manifestazioni d’Arte) già al lavoro per preparare la prossima edizione.
LA MOSTRA che si è conclusa il 1° maggio, con oltre ottomila visitatori, ha segnato un ulteriore passo avanti, facendo intravvedere spazi ancora da esplorare. Ne è convinto l’amministratore delegato Ennio Riccardi, testimone di lungo corso ormai con quasi cinquant’anni di attività. «Con i tempi che corrono i visitatori paganti che abbiamo avuto – spiega – rappresentano un successo. Ma ancora più importante sono le tendenze e i gusti manifestati dal pubblico oltre al buon livello degli affari». I risultati sono frutto di un attento lavoro di selezione da parte degli organizzatori che garantisce un alto divello di qualità alla rassegna d’arte. Nata negli anni Settanta ad Assisi, ormai ha trovato definitiva collocazione nella splendida galleria ricavata nei padiglioni di Umbriafiere. Scelte che hanno saputo intercettare anche i gusti del pubblico che, lasciati gli acquisti di mobili antichi, oggi si rivolgono ai quadri, alle sculture e agli oggetti di arredo artistici. Come fare a stabilire il buon livello degli affari? «Rivelatori sono gli umori degli espositori – sottolinea Riccardi – che quest’anno sono stati improntati alla soddisfazione. Vorrei però osservare che questa manifestazione rappresenta un’opportunità anche per le strutture recettive e per il turismo della zona. Sono duecento le persone che si muovono per venire negli alberghi di Assisi e Bastia per due settimane al seguito degli espositori. Numerosi anche i visitatori provenienti da fuori regione che potrebbero trasformarsi da visitatori occasionali in turisti, se trovassero lo spunto e le occasioni adatte». Una prospettiva da esplorare da parte degli operatori turistici, ma anche delle istituzioni locali.
m.s.

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