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Inaugurata Agriumbria 2015.

“Agriumbria rappresenta un punto di riferimento per il comparto agricolo perche’ riesce a coniugare cultura, innovazione e tradizione”. Lo ha detto il viceministro alle politiche agricole, Andrea Olivero, intervenendo all’inaugurazione della 47/a della manifestazione in programma all’Umbriafiere di Bastia Umbra fino a domenica 29 marzo. Olivero ha ricordato che “dopo che, per anni, l’agricoltura e’ stata quasi abbandonata, ora sta mostrando la propria vitalita’ ed e’ il settore che ha registrato, in Italia, un incremento dell’occupazione a dimostrazione della capacita’ di sapersi innovare. Il cuore di Agriumbria e’ la zootecnica e negli anni e’ stato portato avanti un lavoro straordinario nel segno della qualita’. Guardiamo con interesse al ‘polo delle carni italiane’ perche’ abbiamo bisogno, sempre di piu’ della valorizzazione del prodotto italiano. Ma la ricerca della qualita’ deve procedere di pari passo con la redditivita’ per i produttori”. E’ intervenuta anche la presidente della Regione, Catiuscia Marini, sottolineando che “Agriumbria e’ una fiera di qualita’ che si basa su un’organizzazione di qualita’. La nuova programmazione comunitaria, soprattutto il piano di sviluppo rurale che più direttamente coinvolge le imprese che operano nel settore dell’agricoltura e dell’agro alimentare – ha proseguito la Marini – la lunga filiera che interessa l’insieme del territorio rurale della nostra regione, avranno una dotazione finanziaria importante, la più significativa che l’Umbria abbia avuto con un impegno diretto della Regione che si è impegnata con un finanziamento di 350 milioni di euro che portano l’intero ammontare PSR a circa 800 milioni. Il PSR deve essere l’occasione per continuare un lavoro importante e positivo che ha caratterizzato l’agricoltura umbra in questi anni di grande spinta all’innovazione, di grande capacità di rafforzamento dell’export”. Per l’assessore regionale alle politiche agricole, Fernanda Cecchini, il successo di Agriumbria “non e’ una risposta alla crisi economica ma una fiera che costituisce un’opportunita’ per misurarsi con gli obiettivi raggiunti”. Il presidente di Umbriafiere Spa, Lazzaro Bogliari, ha posto l’accento sul fatto che “Agriumbria, con l’apporto di Aia (Associazione italiana allevatori), si e’ posta all’attenzione come ‘polo delle carni italiane’ anche per la presenza di capi di tutte le carni bovini italiane”. Bogliari ha messo in evidenza la presenza di 400 espositori, oltre agli allevatori, e il fatto che “per la mancanza di spazi non abbiamo potuto ospitare 140 espositori”.
27/03/2015
Agriumbria

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