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Bastia Umbra
24 Aprile 2024
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Giornale dell'Umbria

Giudice di Pace, anche Bastia per il mantenimento

Continua la battaglia per il servizio. Le Amministrazioni si faranno carico delle spese per la gestione

BASTIA UMBRA – La battaglia per mantenere sul territorio l’ufficio del Giudice di pace va avanti con tutti i Comuni uniti per non perdere questo importante presidio per il territorio.
Tutto questo nonostante le polemiche delle ultime settimane in merito alla posizione del Comune di Bastia Umbra che, secondo alcune persone, non era d’accordo nel portare avanti la battaglia.
A queste prese di posizione replica il sindaco di Assisi Claudio Ricci.
«Queste dichiarazioni non rispondono affatto a verità. e l’Assessore Moreno Massucci. Il consiglio comunale di Assisi, unitamente ai comuni limitrofi in particolare Bastia Umbra, hanno approvato in modo ineccepibile la richiesta per mantenere l’ufficio del giudice di pace secondo la procedura che prevede a carico dei comuni i soli costi di gestione della sede e non quelli del personale che sarebbero stati non compatibili con il bilancio comunale, costringendo ad aumentare le tasse per i cittadini. Tale procedura è ancora in attesa di risposta da parte del ministero». Intanto, i Comuni si sono fatti carico già dell’affitto dello stabile e di tutte le spese relative alla gestione.
«Il Comune di Assisi, su consiglio dello stesso ministero, ha attivato anche una seconda procedura (ora possibile, con la probabile riapertura dei termini) che consente di utilizzare, per l’ufficio del giudice di pace, anche il personale del Comune. Risultato: Assisi, con buona probabilità,manterrà l’ufficio del giudice di pace risparmiando e, quindi, utilizzando meglio le risorse».
«Il “solito ex”, oggi consigliere, ormai si arrampica sugli specchi, per criticare tutto, ed è appena il caso di ricordare le tante strumentalizzazioni che fece, contro l’amministrazione comunale, in merito alla chiusura del corso di laurea sul turismo che, invece, grazie al Comune e al nuovo Rettore, verrà riattivato dal prossimo anno accademico: anche in questo caso i fatti si sono rivelati diversi dalle critiche strumentali».

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