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29 Marzo 2024
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Assisi

Antonio Lunghi sulla riqualificazione dell’Ospedale di Assisi

Antonio Lunghi

Questa settimana abbiamo avuto un incontro con il Sindaco Claudio Ricci ed altri amministratori un incontro con il Direttore Generale dell’USL n. 1 dott. Giuseppe Legato a cui era presente il Dott. Emilio Duca Direttore Regionale alla Sanità sulla proposta di riqualificazione dell’Ospedale di Assisi e riorganizzazione dei Punti nascita del Teritorio.

I due dirigenti ci hanno illustrato il documento sollecitandoci ad esprimere un parere entro pochissimi giorni in quanto questo provvedimento deve essere approvato il 30 Giugno 2014

Vorrei fare alcune riflessioni sull’incontro:

– Il provvedimento di chiusura del punto nascita di Assisi era cosa nota da diverso tempo ma si è aspettato l’ultimo secondo per renderlo definitivo senza possibilità di discussione da parte delle amministrazioni coinvolte che avevano espresso palesamente la contrarietà a tale decisione;

– Parallelamente si sono mantenuti i punti nascita dell’Ospedale della MVT, di Castiglion del Lago e di Gubbio-Gualdo Tadino che non rispettan, come Assisi, il valore di + 500 nascite/anno previsto dall’Accordo Sato-Regioni del 2010;

– Allegato alla chiusura è stato presentato un progetto di riorganizzazione dell’Ospedale con tempi non precisati e senza permettere una reale discussione sull’argomento visto il dictat: “prendere o lasciare”.

Credo che il tema non sia la riorganizzazione del Sistema Ospedaliero del Bacino dell’Assisano ma quello più generale della Regione dell’Umbria che ha sicuramente dei meriti, se confrontati alla dissennata gestione sanitaria di altre regioni Italiane ma non è immune da sprechi e disservizi.

Claudio Ricci si candida alla Presidenza della Regione dell’Umbria in alternativa all’attuale Presidente e quindi deve porre al N. 1 della sua agenda questo tema: “Centralità del Paziente” e non Centralità dei Poteri Forti che si aggirano intorno al Sistema Sanitario Regionale.

Centralità del Paziente significa garantire a tutti, senza discriminazione alcuna, il diritto alla salute.

Centralità vuol dire assicurare livelli di vivibilità ai malati ma anche a tutti quelli che ne hanno cura. Qui si aggancia il tema dell’Ospedale legato al territorio che è una caratteristica della nostra Regione e che non può essere messo in secondo ordine.

Ospedali legati al territorio e quindi capaci di assicurare i servizi fondamentali da un punto di vista sanitario, collegati in rete e capaci di esprimere eccellenze di servizi: questa è la strada da percorrere.

Non vogliamo fare una battaglia contro gli altri presidi sanitari della Regione, che oggi per motivi politici sono più protetti del nostro, ma non vogliamo finire in due mega strutture ospedaliere regionali in cui sperimentiamo l’alienazione di una sanità non a misura di malato, anche se di ottima qualità.

Ha ragione il consigliere Claudia Travicelli quando richiede il confronto sugli investimenti nei vari presidi sanitari, perchè qui sta il tema centrale della Riforma della Sanità e non la chiusura del punto nascita.

La chiusura è stata decisa perché il sistema sanitario nazionale toglierà nel 2015 48 milioni di euro alla Regione dell’Umbria se non procede alla ristrutturazione dei punti nascita.

La Regione tenta di saltare l’ostacolo non adeguando a quanto previsto dall’accordo (chiusura dei punti nascita con natalità inferiore a 500 nati/anno) chiudendo solo il Punto nascita di Assisi.

Credo che se siamo seri i 48 milioni potrebbero essere tolti ugualmente, ma questo sicuramente non avverrà.

L’Ospedale di Assisi appartiene alla storia della nostra città ed è collegato all’esperienza di carità del Movimento francescano.

Ha una funzione fondamentale, oltre quella di presidio sanitario di un territorio di oltre 62.000 persone in quanto svolge una funzione di assistenza ai pellegrini ed ai nostri ospiti.

É un bel Ospedale, anche se datato, che conserva la sua dignità di struttura e di posizione, vicino alla città e non in mezzo alla campagna come haime sono stati edificate le ultime strutture sanitarie della nostra Regione!!!!

Ha una tradizione di medici e di personale che ancora, nonostante le difficoltà, assolve al suo compito in maniera straordinaria.

Ed un piccolo ultimo appunto. I dirigenti dell’USL n. 1 non possono continuare a ripetere che il parcheggio dell’Ospedale non può essere risistemato in quanto manca il parere del Demanio, proprietario di un piccolo lembo di terra all’interno dell’area. Facciamo una piccola aiola di verde sull’area del demanio e sistemiamo l’intero area del parcheggio!!
Sarebbe un bel segnale per affermare che questa struttura avrà un glorioso futuro.

29/06/2014

Tonino Lunghi

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