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29 Marzo 2024
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Giornale dell'Umbria

Noviello e quel conto saldato coi playout:«Bastia, che bello avercela fatta»

noviello.bmpSerie D L’attaccante l’anno scorso non potè giocare con la Pontevecchio per squalifica

BASTIA UMBRA — Un anno dopo, ecco servita la rivincita. «Avevo un conto in sospeso coi play-out, direi che stavolta ho fatto quello che dovevo fare e basta», spiega Giorgio Noviello. Che un anno fa non poté scendere in campo con la Pontevecchio per squalifica, ma che stavolta ha dimostrato di saper essere cinico e spietato dando una grossa mando al Bastia nella sfida senza ritorno col Deruta. «Dispiace che una di noi due sia dovuta scendere.Il Deruta, specie per quel che ha fatto nell’ultima parte di stagione, meritava la salvezza quanto noi, anche se nel nostro caso il merito era riferito a ciò che abbiamo fatto fino a una manciata di gare dalla fine della stagione regolare. Avevamo come spento motore,siamo stati bravi a farlo ripartire al momento opportuno. E adesso ci godiamo questa benedetta salvezza».
DECISIVO
— Il gol col quale ha aperto le danze nella sfida play-out valso oro tanto quanto pesava.
«Sapevo che sarebbe stato determinate trovare il gol per primi. Il Deruta è stato bravo a tenersi incollato alla partita e a portarci ai supplementari, però mi sento di dire che abbiamo avuto sempre il controllo di ciò che stava accadendo in campo. Tra l’altro non va dimenticato che Fontanella ha preso un palo e che Cunzi ha fatto almeno un paio di parate super che hanno permesso ai nostri avversari di restare in partita. Siamo stati bravi soprattutto in questo, nel riuscire a gestire al meglio le operazioni senza farci prendere dall’ansia o dalla paura. Che pure, vi giuro, in certi momenti abbiamo sentito. Perché questa salvezza ce l’eravamo conquistata sul campo un paio di settimane fa, ma quasi senza rendercene conto ci sta realmente sfuggendo di mano». Noviello però ha battuto cassa al momento opportuno. «È stata una stagione delicata e molto complicata. Ho giocato anche fuori ruolo, perché non sono un esterno e non mi piace nemmeno più di tanto giocare così defilato e lontano dalla porta. L’ho fatto solo per dare una mano a questo gruppo, sapendo che il mio sacrificio alla lunga sarebbe stato ricompensato. Ora voglio solo prendermi un periodo di riposo, anche perché oltre a faticare in campo tutti noi abbiamo speso moltissimo a livello mentale. Non so cosa farò e dove sarò il prossimo anno, ma intanto mi godo questa salvezza e questa piccola rivincita sul passato. Volevo giocare ed essere protagonista e sono orgoglioso di esserlo stato per davvero».
E.BAR.

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