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Bastia Umbra
29 Marzo 2024
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Corriere dell'Umbria

“L’occupazione è la nostra priorità L’impegno deve essere senza steccati”

La festa

BASTIA UMBRA “Il lavoro è la nostra priorità assoluta. In un momento come questo servono quante più idee possibili, non va dato nulla per scontato e soprattutto non va lasciato nulla di intentato. L’impegno su questo fronte non deve conoscere steccati politici”. Ad affermarlo,nel giorno della festa del lavoro,è la candidata sindaca del centrosinistra Simona Carosati. “La giornata del 1 Maggio-aggiunge -è un punto da dove ripartire,accanto ai lavoratori, alle associazioni di categoria e assieme a tutti quelli che un lavoro non lo hanno più o lo hanno atipico. Oggi, come in passato, dobbiamo darci la mano e insieme affrontare l’emergenza lavoro”. Per onorare il 1? maggio, i 64 candidati delle quattro liste del centrosinistra (Pd,Cambio Passo, Bastia per te e La sinistra per Bastia) organizzano per oggi una passeggiata a piedi di circa 6 chilometri che prenderà il via alle 15.30 da piazza Mazzini,per poi procedere verso Santa Lucia e toccare XXV Aprile, Bastiola e Borgo I Maggio prima di fare ritorno in piazza, dove si terrà uno spuntino.Di lavoro,ma anche di altri temi, si è parlato nei recenti incontri che la candidata Carosati ha tenuto di recente.La settimana scorsa Carosati ha incontrato l’assessore al Comune di Siena Mauro Balani e il direttore Gepafin Marco Tili, con i quali si è parlato di come incentivare l’imprenditoria giovanile per “disegnare la Bastia futura”. Domenica scorsa, invece,Carosati ha incontrato l’eurodeputato David Sassoli, candidato del Pd alle prossime elezioni europee, e il sottosegretario degli Interni Gianpiero Bocci, intervenuti per tirare la volata alla candidata del centrosinistra in un dibattito sui temi dell’Europa. “L’Europa è di tutti-ha sottolineato l’onorevole Sassoli – e non è pensabile che alcuni stati prevalgano su altri.L’Europa ha bisognodi un governo e di un governo a stampo progressista.Solo in questo modo riusciremo a dare una risposta alle tante e diverse difficoltà attuali.Bisogna fare delle modifiche è vero-ha concluso -, ma la soluzione non è lasciare l’euro”.

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