La Confcommercio non sta portando avanti proteste contro il vice sindaco, piuttosto sta polemizzando con alcune sue scelte che a noi sembrano inopportune (leggi varchi elettronici e chiusura di via Patrono d’Italia a Santa Maria degli Angeli).
Nel suo articolo sulla stampa il vice sindaco ci accusa di non interessarci di problemi come la mancanza di parcheggi in Via Patrono. E’ un falso, innanzitutto perché noi l’abbiamo a più riprese puntualizzato, ma come dice giustamente il vice sindaco non ci sono i soldi, e allora di che parliamo? Resta però fermo il fatto che il vice sindaco non deve spostare l’attenzione su un altro problema, si sta parlando della chiusura del traffico in Via Patrono e di questo parliamo.
Vorremmo ringraziare il vicesindaco per la sua “disponibilità ad un confronto a tutto campo su questi temi”, purtroppo finora solo a parole, in quanto la chiusura della strada ci è stata comunicata in modo informale solo 4 giorni prima dell’inizio stesso della chiusura, ed all’incontro richiesto con lo stesso vicesindaco, abbiamo avuto solo rifiuti alle nostre proposte.
Tanto per la cronaca un anno fa di fronte ad un centinaio di cittadini, il vice sindaco ci aveva garantito che la strada non sarebbe mai stata chiusa se non in caso di eventi o manifestazioni, invece il giorno in cui ci siamo incontrati in comune nello scorso mese ci ha detto che “aveva cambiato idea”, alla domanda sul perché non avesse interpellato la Confcommercio, ci ha risposto che era inutile perché sapeva che eravamo contrari.
Domanda: è questa la sua disponibilità al confronto?
Noi però non demordiamo e speriamo in “un altro cambio d’idea” in futuro, soprattutto nel saper e voler ascoltare le ragioni e le opinioni di chi vive la città in trincea tutti i giorni ed auspichiamo perciò un incontro con l’amministrazione quanto prima.
La nostra azione a favore dell’apertura di Via Patrono d’Italia è motivata, non ci stancheremo mai di dirlo, da una conoscenza fatta attraverso studi ed analisi costanti dei flussi della viabilità commerciale, ed i guasti prodotti da questo provvedimento saranno devastanti tra cinque sei mesi.
Le nostre raccolte di firme, fatte non a caso nelle due passate domeniche, ci hanno permesso di comprendere meglio le dinamiche del centro, e se da un lato conoscevamo già le problematiche dei commercianti con questa chiusura inopportuna, dall’altro lato abbiamo trovato degli alleati nella nostra protesta, ossia i fedeli, che sono impossibilitati o trovano difficoltà a raggiungere la chiesa. Tra le tante firme raccolte ce ne sono molte di gente di tutta le regione che, come ha ricordato il vice sindaco Lunghi, “vengono a prendere la messa bona a Santa Maria degli Angeli”, infuriati per la decisione presa dall’amministrazione comunale, la frase ricorrente è stata “ma i frati che dicono?”. Sarebbe utile condividere con i frati minori un approfondimento sulla questione, visto il danno documentato che si sta facendo al santuario, impedendo ai turisti ed ai fedeli di raggiungere lo stesso. Ricordiamo che non esiste nessuna segnaletica che indichi il santuario o il centro di Santa Maria degli Angeli in prossimità della rotonda posta tra via San Bernardino da Siena e via Los Angeles, ma c’è solo un cartello che indica Assisi, perciò Santa Maria degli Angeli viene by-passata.
Per concludere “la piazza” ritiene che questa chiusura è assurda e non fa altro che spaccare in due la città, noi “bottegai” (come qualcuno ci ha etichettati in modo spregiativo, ma si sappia che noi siamo fieri di essere dei bottegai) siamo testimoni che la maggioranza degli angelani e non, vuole via Patrono d’Italia aperta e lo dimostrano le oltre mille firme a favore della riapertura della strada, il vice sindaco su quali basi afferma il contrario?
16/05/2014
Confcommercio di Assisi e Valfabbrica