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Scorporamento Istituto Bettona-Cannara: al via una petizione, una manifestazione ed il ricorso al Tar

Da sinistra Cioffini, Frascarelli, Pasinato, Mazzoni e Schippa

PERUGIA, 14 dicembre 2013 – Una raccolta firme per protestare contro lo scorporamento dell’Istituto Comprensivo Bettona-Cannara; una manifestazione fuori dal palazzo del Consiglio Regionale il giorno della votazione del piano legato al dimensionamento della scuola e dell’offerta formativa; un eventuale ricorso a Tar: i cittadini dei comuni di Bettona e di Cannara sono sul piede di guerra. Molte sono le iniziative che sono state proposte e che saranno messe in campo in questi giorni. E l’assemblea pubblica che si è tenuta questa mattina (sabato) presso il Teatro Excelsior di Passaggio di Bettona è servita a rendere tutti più determinati. Ad illustrare la situazione c’era tutta la giunta del Comune di Bettona – dal sindaco Stefano Frascarelli, al vice sindaco Stefano Ciuffini, agli assessore comunali Paola Pasinato e Gianluca Schippa – coadiuvati da Silvia Mazzoni, dirigente scolastica del Comprensivo Bettona-Cannara.
Intanto sabato e domenica i genitori daranno vita ad una raccolta di firme con uno stand posto all’interno del “Marcatino di Natale” in programma fino a domenica 15 dicembre presso la piazza del Popolo a Passaggio di Bettona. Sarà possibile firmare oggi dalle 15 alle 23 e domani dalle 10 alle 22. Le firme raccolte saranno consegnate, insieme a vari documenti istituzionali attestanti le richiesta di non scorporare l’istituto, lunedì mattina presso la sede del Consiglio Regionale situata a palazzo Cesaroni a Perugia. Poi il giorno della votazione del piano legato al dimensionamento della scuola e dell’offerta formativa, in programma la prossima settimana, i genitori manifesteranno a Perugia la loro contrarietà all’emendamento della III Commissione consiliare al Piano regionale dell’offerta formativa e della rete scolastica 2014-2015 che prevede l’accorpamento delle scuole di Bevagna con Cannara e quelle di Bettona con Torgiano, sopprimendo così l’istituto comprensivo già esistente e dandone vita a due nuovi.
Sempre durante l’assemblea pubblica alcuni genitori, che di professione fanno gli avvocati, hanno sottolineato che c’è la possibilità di fare un ricorso al Tar in ragione del fatto che questo nuovo assetto previsto comporterebbe un aumento di spese ed un dispendio di risorse visto che servirebbe un dirigente scolastico in più. “Ormai l’Istituto comprensivo Bettona-Cannara – hanno spiegato a tutti i presenti – è un ente unico ed una sua eventuale divisione deve essere adottata nel rispetto della legge che prevede, come finalità, il contenimento della spesa pubblica”. La soluzione alternativa a quella proposta dalla III commissione c’è. L’assessore Carla Casciari nel suo piano aveva previsto l’accorpamento di Torgiano con l’attuale istituto comprensivo e l’unione tra Bevagna e Gualdo Cattaneo. Una soluzione che non avrebbe comportato un aumento di spese e che non sarebbe andata contro neppure agli interessi dei dipendenti delle scuole.
“La riduzione del personale – ha spiegato infatti Silvia Mazzoni, dirigente scolastica del Comprensivo Bettona-Cannara – c’è già stata da tre anni a questa parte ma non con dei licenziamenti ma solo mandando in pensione chi ne aveva diritto senza sostituirlo. Ora resta da sistemare il taglio delle presidenze e la decisione della III Commissione va contro l’attuale politica messa in atto dal Ministero”.
“L’Istituto Comprensivo Bettona-Cannara – ha ribadito anche un rappresentante di istituto – ha già programmato una serie di spese che devono essere attivate nel primo anno di insediamento. Noi le abbiamo già previste, come quelle legate alla sicurezza. Porre fine all’istituto già esistente vorrebbe dire ripartire da zero e spendere altri soldi”.
“Ma non solo – ha sottolineato anche un altro genitore – per questioni di campanile gli amministratori giocano con l’educazione dei nostri figli!”.
Un’assemblea pubblica a 360° che è terminata con la chiara presa di posizione dei genitori e del Comune di Bettona di andare in fondo alla questione per salvare ciò che è stato già fatto ottemperando a degli obblighi essenziali per il riconoscimento dell’autonomia scolastica.

Ufficio Stampa Comune di Bettona

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