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25 Aprile 2024
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Corriere dell'Umbria

“Vittoria figlia dell’allegria e dell’impegno”

Il capitano del rione Sant’Angelo, Roberto Cassetta, spiega il successo dei gialli nel Palio de San Michele

BASTIA UMBRA- Lanciare un messaggio importante su cui far riflettere con il sorriso sulle labbra e lo stupore negli occhi. E’ stato questo, secondo il capitano Roberto Cassetta, il segreto della vittoria della sfilata “Media-Mente Frankestein” messa in scena dal rione Sant’Angelo, che ha conquistato l’intera rosa della giuria tecnica regalando ai gialli la vittoria del 51esimo Palio de San Michele.
Con il trionfo nelle sfilate e un lusinghiero secondo posto nella lizza e nei giochi, i gialli di Sant’Angelo hanno così messo le mani sulPalio strappandola vittoria al rione Moncioveta, secondo con 11 punti,a Portella, vincitore dei giochi e terzo con 10 punti, e a San Rocco, vincitore della lizza, quarto con 8 punti.Roberto, da tre anni al timone dei gialli, non nasconde il suo entusiasmo attribuendo all’unità e alla compattezza del gruppo il segreto della dodicesima vittoria santangelana. “Abbiamo portato in piazza qualcosa che nessuno aveva ancora visto – racconta il capitano – che ha stupito, divertito, emozionato e fatto riflettere. A premiarci èstata l’allegria e l’impegno profuso dai tanti ragazzi che dallo scorso inverno hanno lavorato al nostro spettacolo mettendoci anima e cuore.Coesione, costanza e impegno ci hanno regalato buoni piazzamenti anche nei giochi e nella lizza, premiando un gruppo di fantasticiragazzi a cui dico grazie. Perché -concludeil capitano – un rione unito fa la forza e porta sempre alla vittoria””.
La giuria tecnica ha premiato i gialli anche assegnando al protagonista Maurizio Antognoni, applaudito nel ruolo del dottor Frankenstein, il premio “Monica Petrini” come migliore attore delle sfilate 2013. Commovente l’assegnazione del premio, dedicato alla rionale prematuramente scomparsa, che con unlungo applauso ha ricordato tutte le “stelle” che splendono in cielo e che hanno vissuto amando il Palio.
Sara Caponi

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