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27 Aprile 2024
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La conferenza del Rotary Club intitolata “Da Insula Romana a Bastia: l’evoluzione di un territorio vocato all’impresa”

Sabato 26 ottobre, presso l’Hotel Le Muse (g.c.) alle ore 21, si è svolta una conferenza aperta alla cittadinanza di Bastia Umbra organizzata dal Presidente del Club Emanuele Concetti con la collaborazione di Sauro Lupattelli, rotariano ed autorevole esponente locale di Confcommercio. Il titolo scelto –“Da Insula Romana a Bastia: l’evoluzione di un territorio vocato all’impresa” – ha consentito di approfondire, con pertinenti testimonianze aperte dal Vice Sindaco Francesco Fratellini, la storia dello sviluppo economico della città (inclusa nel territorio del Rotary assisiate) e le prospettive per il suo futuro.
La prima relazione, affidata alla Presidente della Pro Loco Daniela Brunelli, ha spaziato dalle origini della città (databili intorno all’anno 1000) fino ai nostri giorni seguendo il progresso dell’antropizzazione sviluppatasi sulle rive del “lacus umber” cui si deve l’originario toponimo di “Insula” modificato in Bastia in seguito alle fortificazioni militari (17 bastioni) costruite nel 1400 da Biordo Michelotti, Braccio Fortebracci e Malatesta Baglioni che si succedettero nel dominio dell’avamposto strategico situato in una contesa zona di confine tra Perugia e Assisi. Quando lo Stato della Chiesa acquisì la terra bastiola si ebbe un notevole progresso civile e sociale: il Papa Paolo III (1536) commissionò all’architetto Galeazzo Alessi il Ponte sul Fiume Chiascio si crearono le premesse per le modifiche urbanistiche che segnarono il passaggio dalla vocazione militare a quella mercantile. Un altro Papa (Gregorio XIII) vide l’importante opera compiuta che reca ancora ben evidenti gli stemmi dei due Pontefici. Nel frattempo l’assetto socio economico fece registrare importanti progressi in agricoltura e nell’allevamento del baco da seta con un collaterale sviluppo dell’attività mercantile avviata con la grande Fiera dell’anno 1581. L’ingresso nel Regno d’Italia venne caratterizzato da una modesta consistenza demografica (3389 abitanti) che oggi ha raggiunto un ragguardevole livello di crescita(21.965 nell’anno 2012). Lo sviluppo fu determinato da vere e proprie “dinastie” di illuminati imprenditori (Petrini, Giontella, Lolli, Franchi) che assicurarono lavoro e progresso all’intera comunità, privilegiando la mano d’opera femminile pari al 35% del totale degli occupati (oggi stimati in circa 4.800 unità. Non poteva mancare un riferimento al ruolo di Ludovico Maschiella che volle tenacemente in Bastia Umbra il Centro Fieristico che oggi porta il suo nome e che costituisce ad un tempo sintesi di esperienze e veicolo di conoscenze per le manifestazioni che AGRIUMBRIA ed altri fruitori organizzano con notevole rilevanza per una effettiva promozione territoriale.
Un quadro esauriente del “territorio vocato all’impresa” è stato offerto da Sauro Lupattelli che ha documentato, estraendole da fonti documentali qualificate, le varie tipologie delle oltre 2.000 realtà imprenditoriali ( 172 agricole, 321 manufatturiere, 615 commerciali, 693 artigianali, 351 costruzioni, 253 immobiliari) favorite da una oculata pianificazione del territorio (Bastia è stata la seconda città dell’Umbria a dotarsi, dopo Perugia, di un piano regolatore datato 1965, con il fine di regolamentare – in particolare –  la crescita dei vani passati dai 5273 dell’anno 1951 ai 10.673 dell’anno 1961). L’espansione della zona industriale ha offerto e continua ad offrire opportunità di crescita anche nella difficile situazione congiunturale in cui versa l’economia dell’intero Paese. E’ stata sottolineata  una consistente presenza di “imprese al femminile” (565 sul totale, in percentuale il 25,98) quale indicatore di una società evoluta, orientata al progresso. Di particolare interesse è risultato il raffronto tra gli esercizi commerciali presenti nel 1994 (361) e quelli presenti nel 2012 (556) con un situazione sostanzialmente stazionaria per quelli alimentari passati da 75 a 82, ma positivamente accentuata per i non alimentari passati da 286 a 474.
Sopraggiunto alla riunione il Sindaco Stefano Ansideri (impegnato in altra sede per motivi istituzionali) ha animato il dibattito scaturito dalle due relazioni sottoponendosi ad un serrato “question time” sulle prospettive del futuro della città sulle quali si è appuntata l’attenzione della nutrita presenza di autorevoli espressioni dell’imprenditoria del territorio (Confartigianato, confagricoltura, edilizia, associazioni di categoria e di volontariato). L’incontro si è protratto fino alla mezzanotte confermando la risposta significativa alle aspettative degli organizzatori che hanno scelto un tema coerente con il ruolo attivo del Rotary di Assisi, particolarmente attento alla valorizzazione delle “eccellenze” presenti nella comunità di riferimento.

28/10/2013
Pio de Giuli

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