Serie D Il carattere dimostrato dalla squadra è piaciuto, buona anche la rotazione di alcune pedine in difesa e a centrocampo
Il vicepresidente Forini: “I tre punti sarebbero stati il giusto premio alla prestazione”
BASTIA UMBRA- Stramazzata al suolo in seguito alle sei sberle,rimediate contro l’OstiaMare, il Bastia si è rialzato sul terreno del Deruta al termine di una prestazione gagliarda,coraggiosa ma purtroppo anche ingenua. Se alla vigilia di questo match in molti avrebbero firmato per un pareggio al triplice fischio finale il rammarico fra i sostenitori bastioli era altissimo. “Già assaporavo la conquista dell’intera posta in palio – confessa lo storico vicepresidente Renzo Forini – e sarebbe stato il giusto premio per i nostri ragazzi e che avrebbe premiato gli sforzi del mister”. Giusta la disamina di Renzo Forini. In quel Bastia mandato in campo da Magrini, si sono notate due qualità mai viste prima nelle precedenti gare: il carattere e un sano spirito d’orgoglio,pecularietà queste da sempre nel Dna delle squadre del passato. La rotazione di alcune pedine, ha riguardato un po’ tutti i reparti. Quello difensivo, ha visto lo spostamento sull’esterno di Pierotti e la collocazione di un tenace Annibaldi,accanto ad un monumentale Cossù autore di una partita all’altezza della sua fama. Le chiavi del centrocampo in questa occasione le ha prese in mano il sempre utile Arcioni, bene spalleggiato da Marchetti e dai polmoni di Toma e De Santis, un vero moto perpetuo. Il peso dell’attacco invece, quasi tutto sulle spalle del micidiale Majella e sull’agilità del baby Pelliccia. Decisivi poi e azzeccati gli ingressi di Mattia, Fabris e Fontanella molto bravo nella trasformazione del calcio di rigorema decisamente ingenuo nel provocare quello del definitivo pareggio. Questa gagliarda prova dei giocatori bastioli consolida la panchina di Magrini e al tempo stesso allontana le sagome dei vari: Marini, Genovasi, Fiorucci e Fratini tutti presenti (interessati?)sulle gradinata di Deruta, I loro nomi infatti, erano circolati nei giorni scorsi a Bastia, insieme a quello di Massimo Cocciari.
Squalifica Due giornate a Mosca “Per avere, calciatore in panchina,rivolto a voce alta espressioni gravemente ingiuriose all’indirizzo del direttore di gara”.
Leonello Carloni