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20 Aprile 2024
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Giornale dell'Umbria

Pierotti, l’esordio umbro è amaro:«Ma il Bastia è forte e lo dimostrerà»

acbastiaSerie D Dopo il 6-0 rimediato a Pistoia, il difensore eugubino non fa drammi

BASTIA UMBRA — La prima volta con addosso la maglia di una squadra della sua regione Luca Pierotti se la sarebbe immaginata certamente differente. «Facciamo come se il nostro campionato fosse di 33 partite e non 34», ci scherza su il difensore eugubino. Ferito e amareggiato dopo la batosta del “Melani”, ma il 6-O subito ad opera della Pistoiese non rispecchia comunque i valori mostrati dal campo: «Il Bastia è forte, competitivo su più livelli e pure abbastanza completo. Il problema è che abbiamo incontrato la classica giornata storta e qualunque cosa sbagliavamo diventata un problema poi rimetterla a posto. Anzi peggiorava ulteriormente. Non è stato un buon inizio, ma non mancano nemmeno le attenuanti. Fermo restando che avremmo perso comunque, perché la Pistoiese s’è dimostrata superiore ».
NUOVO NIZIO— I rimpianti di Pierotti, che dopotutto sono quelli stessi di Magrini e di tutto l’ambiente biancorosso, si focalizzano sul rigore che in chiusura di primo tempo ha consegnato su di un piatto d’argento il 2-0 ai toscani. «Rigore assolutamente inventato spiega il difensore—perché in area ci sta di spingersi a vicenda, solo che Nocentini s’è aggrappato per primo a Marchetti e l’arbitro alla fine ha visto solo la parte finale dell’azione, punendo ingiustamente la trattenuta del nostro giocatore. Quel gol c’ha tagliato le gambe, nella ripresa volevamo strafare e cosi facendo abbiamo fatto il gioco della Pistoiese che là davanti, ma non solo, ha qualità da vendere. Secondo me è la squadra più forte del torneo e sarà dura toglierle il primato». Almeno però il Bastia s’è tolto il pensiero di averla già affrontata una volta, e nel giorno meno indicato: «Se ci si ferma al risultato è chiaro che chiunque penserebbe a una disfatta di proporzioni enormi. Ma la verità è che nel primo tempo ce la siamo giocata bene. Avremmo perso comunque, ma con un pizzico di attenzione in più e di sfortuna in meno il passivo sarebbe stato meno pesante». Ecco perché Magrini non ha fatto drammi, pur ribadendo che servono centimetri in difesa per arginare gli avanti avversari, specie sulle palle inattive: «Era un problema che ci portavamo dietro sin dall’estate, domenica è esploso del tutto ma siamo in tempo per riparare alla situazione. E’ stata una domenica no. Ci si è rotto anche il pullman al ritorno, capite voi che non era proprio giornata…».
R. BAR.

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