7.6 C
Bastia Umbra
20 Aprile 2024
Terrenostre 4.0 giornale on-line Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara
Assisi Sport

La Federazione Pugilistica italiana diventa ambasciatore del Serafico di Assisi

Il Serafico di Assisi e la Federazione Pugilistica italiana insieme per sostenere la vita e superare l’indifferenza.

Martedì 17 settembre alle ore 15,00 presso la sala conferenze dell’Istituto Serafico
La Federazione Pugilistica italiana diventa ambasciatore del Serafico di Assisi

Interverranno:

Avv. Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico
Dott. Alberto Brasca, Presidente FPI
Comm. Franco Falcinelli, Presidente Onorario FPI, Presidente EUBC e Vicepresidente AIBA
Monsignor Vittorio Peri, Vicario episcopale per la Cultura
della Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino
Roberto Cammarelle, Campione di Pugilato

«Non c’è niente di male a cadere. L’importante è non rimanere a terra.»
Muhammad Alì

Siamo lieti di annunciare che il campione Roberto Cammarelle rappresenterà la Federazione Pugilistica Italiana nel ruolo di Ambasciatore del Serafico.

L’idea nasce dalla forte correlazione che esiste tra le sfide quotidiane dei ragazzi dell’Istituto e le sfide degli atleti nello sport e dal forte legame con il territorio, perché sia l’Istituto Serafico che la FPI hanno sede ad Assisi.

Il pugilato ha dato regole e contenimento alla grande energia che è naturale nell’uomo così come l’Istituto Serafico di Assisi lavora per contenere e dare ordine a ciò che la disabilità ha disorganizzato nella persona: è come passare dal caos all’armonia.

Il preconcetto che ritiene il pugilato un “non sport” perché aggressivo non considerando che esso, al pari di tutti gli alti sport, è legato a regole ben precise con norme di comportamento ben strutturate, rimanda al pregiudizio che spesso relega le persone disabili, come i ragazzi del Serafico, ai margini della società. Infatti la comunità è spesso incapace di superare la barriera del “diverso”.
Chi è disposto a superare questa difficoltà iniziale, che è un doloroso preconcetto per chi lo subisce, può subito rendersi conto che questi ragazzi sono una grande risorsa per la società da un punto di vista umano.

La FPI, si fa portavoce di questo pensiero e lo sostiene con l’obiettivo di sensibilizzare la gente. La FPI si è spesso impegnata e distinta in progetti di solidarietà e ricerca sottolineando i valori etici e l’importanza di sostenere e far conoscere le realtà più deboli della nostra società (*).

Uno dei principali obiettivi dell’Istituto Serafico è quello di offrire, ai ragazzi disabili, la possibilità di vivere una cittadinanza attiva nella società. Per raggiungere questo obiettivo, oltre al lavoro quotidiano del personale e il sostegno dei donatori che permettono di mantenere standard d’eccellenza, è importante che la comunità tutta conosca e accolga questi ragazzi, e comprenda quanto amore e forza sono in grado di dare.

Il pugilato in particolare è uno sport che rappresenta bene il coraggio, l’entusiasmo e lo spirito di sacrificio che i ragazzi del Serafico mettono in gioco ogni giorno.

Mentre il pugile si allena, con costanza, in vista di un grande obiettivo, senza farsi fermare dalla fatica e dalla stanchezza, ogni ragazzo pluridisabile affronta le terapie di riabilitazione spesso faticose, in vista di ottenere piccoli miglioramenti che gli permettono di aumentare la qualità della propria vita.
Mentre il pugile, per la preparazione all’incontro può contare sul suo allenatore, sulla palestra e le attrezzature che lo aiutano e lo mettono alla prova, allo stesso modo ogni ragazzo del Serafico può contare sui medici specializzati, i fisioterapisti, gli operatori, i volontari, e sull’intera struttura del Serafico, che è in grado di offrirgli le condizioni d’eccellenza per curarsi, migliorare e crescere.
Mentre il pugile è sostenuto dall’entusiasmo e la professionalità dell’intera Federazione Pugilistica Italiana, i ragazzi del Serafico sono sostenuti dall’entusiasmo, l’amore e la professionalità di tutto il personale specializzato.
Per entrambi, vincere o perdere una singola sfida è meno importante di riuscire comunque a rialzarsi.

Convinzione forte della FPI è che la sana competizione superi il fondamento etico della vittoria o della sconfitta: la lealtà verso l’avversario, la verità della competizione, il fair play, il senso del sacrificio sono i valori che contraddistinguono il Pugilato.

Il grande campione Roberto Cammarelle è sempre riuscito a trasmettere i valori etici del pugilato entusiasmando molti giovani e non solo. E rappresenterà, con il ruolo di ambasciatore, il Serafico, portando con sé, a ogni incontro, il suo messaggio e i suoi valori.

(*) la FPI, nel 2008 è stata protagonista dell’evento “pugni di solidarietà” in collaborazione con l’Associazione Terzo Sole e l’Associazione “I diritti civili nel 2000” i cui proventi sono stati destinati alle mamme in difficoltà; ha realizzato il calendario della Boxe a favore della Caritas Diocesana Spoleto-Norcia; la FPI ha partecipato all’evento “Sport for Africa” con Gabinichi Onlus; nel 2009 ha dato vita all’iniziativa “Mettiamo KO la violenza di genere”
nel 2010 ha dato vita insieme alla Fondazione Human Heath Foundation Onlus al Progetto “SYNERGIES – Mettiamo KO il cancro”, dal 2010 collabora con “Sport senza Frontiere” e con “l’Osservatorio Nazionale sul Bullismo e Doping; la FPI ha aderito e partecipato a numerose iniziative di Telethon, Croce Rossa Italiana e UNICEF.

1. L’istituto Serafico è un organismo ecclesiale che promuove e svolge attività di accoglienza, riabilitazione, assistenza socio-sanitaria, recupero, reinserimento sociale, laboratori artistici ed educazione cristiana di persone affette da gravi disabilità fisiche, psichiche e sensoriali.
Come pure di sostegno morale, psicologico e culturale.
La missione dell’Istituto Serafico, da sempre, è coniugare un’alta competenza scientifica a un forte spirito umanitario. Perché questo significa avere cura della persona.
2. La Federazione è stata fondata a Sanremo nel 1916. Il primo Presidente “eletto” fu Ugo Ghepardi; la prima edizione dei Campionati Italiani si svolse nel 1920; il primo oro olimpico fu conquistato ad Amsterdam nel 1928; il primo campione del Mondo Dilettanti è stato nel 1991; il primo campione del Mondo Professionisti nel 1933. Da Bruno Mussolini al Conte Francesco Campello, da Ermanno Marchiaro ad Alberto Brasca: quasi 100 anni di storia, tra successi olimpici e cinture mondiali, in perfetta armonia con le deliberazioni del CIO e del CONI.

13/09/2013

Ufficio Stampa Istituto Serafico di Assisi

Lascia un commento