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28 Marzo 2024
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Cultura

Domenica 12 maggio ore 17.30 inaugurazione della mostra “Pop Tools”

L’ evento Pop Tools – Andrea Dejana e David Pompili inaugura domenica 12 maggio alle ore 17.30. La mostra terminerà il 27 Maggio.

Presentazione: Cartone, plastica, carta..sono gli strumenti che mettono in scena un incontro pop. Gli artisti Dejana, di Perugia, e Pompili, di Foligno, si confrontano sul campo della denuncia sociale con immagini accattivanti, colori, marchi pubblicitari e scritte che rivelano la sensibilità e le riflessioni di chi con attenzione osserva la condizione umana e si pone la questione su come essa evolva o involva.

Orari di apertura: 10.30 – 19.30
Biglietto: ingresso gratuito per tutti

Orario vernissage: 17.30
Vini offerti da Cantina Roccafiore – Todi, tramite il gruppo Bengodi.

Patrocini: Città di Assisi, Perugiassisi 2019 città candidata capitale europea della cultura

Curatore: Stefano Frascarelli

Artista: Andrea Dejana, David Pompili

ANDREA DEJANA:

di Stefano Frascarelli

Due termini definiscono la pittura di Andrea Dejana negli ultimi tempi: “Blow Up” e “Neomondialismo”.
La prima espressione riguarda la componente formale delle opere, potremmo tradurla con “soffiare dentro” e quindi gonfiare, modificare, modellare l’opera d’arte. Dalla semplice superficie piatta del quadro Andrea elabora una nuova superficie che si muove, si propone in avanti, come un plastico bassorilievo, in direzione dello spettatore. La protesa elasticità dell’opera veicola il messaggio che sembra non riuscire a contenersi nei limiti canonici del quadro. Prima ancora che lo spettatore abbia osservato compiutamente l’opera (con lettera minuscola in quanto oggetto) è l’Opera (con lettera maiuscola in quanto soggetto di un’azione) che fa il primo passo e si propone, uscendo dalla cornice, all’occhio ed al tatto di chi guarda. Il termine che definisce questa originale caratteristica delle opere proviene da un vocabolario anglofono, precisamente americano, come la corrente artistica, la pop art, all’interno della quale la ricerca di Dejana si colloca manifestando una personalissima idea creativa.

La seconda espressione riguarda la componente contenutistica delle opere. Il manifesto neomondialista di cui Dejana è autore spiega il senso dei suoi lavori e il loro motivo originale. Il gesto artistico che proviene dall’intimo attinge da un contesto che negli ultimi anni è diventato sempre più globalizzato, mondiale appunto. Il quotidiano, l’elemento pop-olare e vicino a chiunque è lo spunto per sottolineare e disprezzare ogni gesto che sia in contraddizione con i diritti umani assoluti, innegabili anche in nome di qualsiasi forma di progresso. L’evoluzione senza cura e tutela della persona smette di essere tale e diventa involuzione. Le situazioni complici di un declino culturale non possono essere camuffate e perciò giustificate da brillanti apparenze. Così  gli elementi pittorici di Dejana mettono a nudo quanto di dannoso l’uomo possa produrre contro gli altri e contro se stesso, i contenuti  lottano con la mano dell’artista generando un moto di rivoluzione pacifica, la stessa che anima e fa ribollire la materia dei quadri, che usa colori e parole forti  che allo stesso tempo attraggono e si manifestano violenti, confermando la continua contraddizione umana.

DAVID POMPILI:

di Stefano Frascarelli

L’opera di David Pompili è infiammabile, non perché realizzata da materiali quali carta e cartone, ma perché totalmente pregna di combustibile sociale. La sua firma sulle tele, il suo marchio di fabbrica, è proprio il simbolo convenzionale di “pericolo infiammabilità”. Le scritte e le immagini assemblate con il collage sono estrapolazioni delle realtà sociali e commerciali più note: loghi aziendali, marchi, scritte rubate alla segnaletica internazionale…una serie varia di citazioni dal vasto mondo dell’immagine e della sua diffusione mediatica. Questo contesto fa da sfondo alle facce, volti dipinti di bambini urlanti, sguardi tristi e pacati, un universo di soggetti impotenti a cui rimane solo la forza di disperarsi  per la propria condizione drammatica le cui cause ristagnano nei colori e nello sfarzo della società contemporanea. Gli sgocciolamenti di colore sui manifesti incollati sembrano lacrime che colano sui simboli  di una società insensibile. Pompili porta la protesta della Street Art sulla tela elaborandola in un’unica immagine sintetica.

Nel lavoro di David Pompili ha un ruolo importante la celebrazione iconica di alcuni personaggi significativi del mondo dell’arte, della musica e del cinema. I visi famosi abbinati a parole ugualmente emblematiche compongono il messaggio finale che va decifrato come un rebus.  Facce note di un recente passato che emergono dagli strappi dei manifesti e dalle sagome dei cartoni per venire in soccorso e rinnovare il loro contributo culturale e sociale. In alcuni casi  vengono in aiuto dello spirito, quando i volti noti sono talvolta volti sacri che coabitano l’opera e si contendono lo spazio con quanto diversamente da loro è dissacrante nei confronti della vita. Come una lotta continua tra angeli e diavoli del nostro tempo, diavoli col sorriso e angeli tristi che cercano di riconquistare il maltolto.

09/05/2013

Stefano Frascarelli

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