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Assisi

Comune di Assisi e Frati Minori di S. Maria degli Angeli: due i beni oggetto di scambio

Giorgio Bartolini

Piazzale/sagrato Basilica patriarcale S. M. Angeli: ipotizzata dal comune una “permuta a perdere”.
Ma l’Agenzia del Territorio la “boccia”

L’Agenzia del Territorio di Perugia ha stabilito in ben 600.000 euro a favore del Comune la differenza di valore della permuta tra la piazza antistante la Basilica di S. Maria degli Angeli, di 5700 mq, di proprietà del comune, goduta da sempre dai cittadini, e tre piccoli appezzamenti di terreno adiacenti via Los Angeles, di proprietà della Provincia Serafica dei Frati Minori di S. Maria degli Angeli, di mq 2800. Tale permuta era stata invece ipotizzata senza alcun conguaglio da parte del comune di Assisi, per volontà del sindaco Ricci e del suo vice Lunghi.
Una grande differenza di valore, come era facilmente immaginabile, tra i due beni oggetto di scambio.
Senza considerare poi che a questo conguaglio va aggiunto il valore affettivo della cittadinanza, che, da sempre, vuole il piazzale libero e aperto.
Questa infelice vicenda, se da un lato ha avuto il merito di evidenziare quello che tutti sapevano, cioè che il piazzale/sagrato è di proprietà del comune, altrimenti non si sarebbe utilizzata la formula della permuta, dall’altro lascia increduli al solo pensiero che amministratori pubblici possano proporre di regalare graziosamente a terzi dei beni di così grande valore, sottraendoli ai cittadini.
Ovvio chiedersi il perché. La risposta sta nell’indirizzo del Consiglio Comunale, su indicazione di Ricci e Lunghi, preso in campagna elettorale, ove era già prevista la “permuta” di detti beni, e nella recente affermazione del capogruppo del PDL Freddii “la convenzione era nel programma elettorale che ha permesso a Ricci di vincere al primo turno”.
A questi gravi fatti se ne aggiungono altri. Consapevole del misfatto, l’Amministrazione, su richiesta formale di accesso alla perizia dell’Agenzia del Territorio, si è finora rifiutata di consegnarla, violando l’obbligo di informativa ed accesso agli atti per i consiglieri comunali.
Insomma, dalla “frittata” della convenzione, si passa alla “farsa.”


Giorgio Bartolini

13/04/2013

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