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26 Aprile 2024
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Assisi

Claudia Maria Travicelli: “Presento un ordine del giorno contro il femminicidio”

Claudia Travicelli
Capogruppo Democratici e Popolari per Assisi

Al Sindaco di Assisi Ing. Claudio Ricci
Al Presidente del Consiglio comunale Dott.ssa Patrizia Buini
Agli Assessori tutti

ORDINE DEL GIORNO

Oggetto: Reato di femminicidio

Premesso che
° da anni,in ricorrenza della giornata del 8 Marzo (Festa della Donna) è stato votato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Assisi un odg avente per oggetto “Adesione alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne” e con lo stesso si è assunto l’impegno di porre in essere tutti i contenuti in esso previsti,ribadendo la totale contrarietà ad ogni tipo di violenza;                                                                     

° il  “femminicio” è un gravissimo fenomeno sociale, che nel 2012 ha riportato il numero di 120  donne uccise in Italia,per mano di partners, di ex partners.                                                                                   

°  la violenza in Europa é la prima causa di morte per le donne fra i 16 e i 44 anni,nei primi mesi del 2013 in Italia le vittime sono oltre 80, quasi una donna ogni 2 giorni. 
i dati sono allarmanti ed il fenomeno è in forte aumento e solo il 6% delle donne denuncia la violenza subita.                                                                                                                                                         

°  che le vittime, percependo sempre più l’inadeguatezza del sistema non sono incoraggiate a denunciare, ma piuttosto a cercano di nascondere con il silenzio il proprio dolore.

Constatato
che Rashida Manjoo, Relatrice speciale delle Nazioni Unite, in occasione della sua recente visita in Italia,dopo essersi confrontata direttamente con operatrici, forze dell’ordine, magistrati, donne sopravvissute al femminicidio e molti famigliari di donne uccise, ha messo il nostro Paese al penultimo posto tra i paesi europei sul tema dell’equiparazione di genere.
Che R.Manjoo,nel concludere la sua visita in Italia,ha affermando con forza che il quadro politico e giuridico frammentario e la limitatezza delle risorse finanziarie per contrastare la violenza sulle donne, infatti ostacolano non poco,una efficace ottemperanza del nostro Paese ai suoi obblighi internazionali. 
Che l’Organismo Onu,che verifica il rispetto della Convenzione ONU per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne (CEDAW),nel dichiararsi molto preoccupato, raccomanda all’Italia di attivarsi,dato l’elevato numero di donne uccise da partners ed ex partners.                            

-Che contrariamente a quanto stabilito nelle linee guida europee, che prevedono l’istituzione dei Centri Antiviolenza in ragione di 1 ogni 10.000 abitanti,l’Italia è ben lontana da tale obiettivo.
Considerato gli artt. 3 e 29 della Costituzione,  la legge n. 66/96 che classifica il reato di violenza sessuale come crimine contro la persona e non più contro la morale,  la legge n. 154/01 contro la violenza nelle relazioni familiari, la legge 38/09 contro lo stalking,

– che il femminicidio è una forma di grave abuso, di molestia che degrada e subordina la donna, portandola ad uno stato di ansia e paura perenne e pregiudica il proprio io e la padronanza della propria vita.
- che è stato introdotto il reato di femminicidio nei codici penali di molti Paesi: da Messico, Guatemala, Costa Rica, Venezuela, Cile, El Salvador e di recente in Perù ed in Argentina.
- che il percorso di riconoscimento del femminicidio come crimine contro l’umanità, è stato preso ora in considerazione anche a livello europeo e consente di individuare la matrice comune di ogni forma di violenza e discriminazione contro le donne,ovvero la mancata considerazione della dignità delle stesse come persone.
- che in Italia non esiste il riconoscimento giuridico del femminicidio come reato e crimine contro l’umanità;
- che da più parti si stanno raccogliendo firme per l’inserimento nel codice penale italiano del reato di femminicidio.
Premesso e considerato ciò

la sottoscritta Consigliere comunale,Capogruppo del gruppo Democratici e Popolari per Assisi, ritiene  indispensabile l’introduzione del reato di femminicidio nel Codice Penale Italiano, auspica
• che il prossimo Governo e il neo Parlamento italiano,considerino la violenza sulle donne come
la vera piaga sociale e culturale del nostro Paese e pertanto la affrontino con urgenza e senza
indugio.

CHIEDE

– che il Comune di Assisi si faccia interprete presso il neo Parlamento italiano eletto di questa urgenza, affinché venga punita, in maniera specifica, ogni forma di violenza e discriminazione verso le donne.    – che rapidamente il Parlamento approvi la legge di ratifica della Convenzione di Istanbul (primo Trattato internazionale legalmente vincolante nel campo della difesa della violenza sulle donne, che finalmente definisce la violenza di genere come violazione dei diritti umani e come specifica forma di discriminazione),ed esamini le varie proposte di legge esistenti sull’introduzione nel nostro codice penale del reato di femminicidio.Creando inoltre l’istituzione di un Osservatorio nazionale contro la violenza di genere.  
- che il Comune di Assisi invii il presente ordine del giorno al Ministro di Grazia e Giustizia,Salute,Interni e al Ministro delle Pari Opportunità e alla competenti Commissioni Parlamentari.

Claudia Travicelli
(Capogruppo Democratici e Popolari per Assisi)

Assisi (PG) 10 Maggio 2013

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