IL«TAGLIO» PASSA IN CONSIGLIO
BASTIA UMBRA —LA BOCCIATURA della sezione distaccata del giudice di Pace ad Assisi da parte del consiglio comunale di Bastia Umbra ha creato sconcerto nell’opinione pubblica locale. Vedere tagliati per motivi economici servizi di pubblico interesse è un conto, altra cosa invece quando si utilizza un anacronistico campanilismo pur di negare un servizio utile.
E’ QUANTO ACCADUTO per volontà di una maggioranza anomala nel consiglio comunale della scorsa settimana, nata con l’intento di colpire la Giunta colpevole, forse, di distrazione.
Insomma, un insieme di fatti negativi sui quali ora interviene il coordinatore comunale del Pdl Antonio Bagnetti che, ispirandosi al buon senso, chiede un ripensamento che favorisca un accordo intercomunale.
NEL RAMMARICARSI di un’occasione perduta, l’esponente di centrodestra sottolinea l’interesse della popolazione locale a mantenere il giudice di pace nella vicina Assisi, piuttosto che doversi recare a Perugia. Il servizio costerebbe ai comuni del comprensorio circa 50mila euro, di cui 15-20 mila euro a carico della municipalità di Bastia. L’invito di Bagnetti si rivolge anche ai comuni di Bettona, Cannara e Bevagna ancora piuttosto ‘freddini’ sul giudice di pace, visto in modo poco favorevole nonostante ora rappresenti l’unico giudice presente sul territorio.
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