PRG di Assisi: un appello accorato
Dopo aver assistito alle ultime indecenti esternazioni del Sindaco di Assisi Claudio Ricci e della maggioranza che lo sostiene, alla vigilia della Conferenza Interistituzionale che si terrà oggi, 29 aprile, e che dovrà stabilire se approvare o meno il nuovo PRG di Assisi, interpretando il sentimento di tanti cittadini, comitati e associazioni, che si sono mobilitati fin dall’inizio contro il tentativo di violentare lo splendido territorio del Comune di Assisi, sento il dovere di fare un appello agli amministratori provinciali, regionale e nazionali, ribadendo pubblicamente la reale portata di un PRG che, per il territorio e l’ambiente di Assisi, si annuncia devastante.
In primo luogo vogliamo ringraziare l’Assessore della Provincia di Perugia, Carlo Antonini, e i Consiglieri Provinciali (Granocchia, Baldelli, Fallarino e Fugnanesi), che nella prima commissione hanno sollevato preoccupazioni e forti perplessità sul nuovo PRG di Assisi, e il Consigliere Regionale Dottorini che attraverso una interrogazione urgente ha richiesto alla Presidente Marini un intervento della Giunta Regionale in sede di Conferenza Interistituzionale per tutelare e salvaguardare il territorio e il paesaggio del Comune di Assisi.
In secondo luogo è opportuno ribadire i numeri e i fatti che il nuovo PRG sottende:
-in spregio alle norme (e al buon senso) è stata del tutto omessa la fase partecipativa al nuovo PRG, come previsto anche dalla Convenzione di Aarhus;
-la capacità edificatoria del nuovo PRG è stata volutamente sovradimensionata in fase di progetto, sfondano in maniera enorme e del tutto priva di necessità la soglia massima prevista per legge (10% del volume esistente) per la nuova edificazione: la stima della volumetria prevista per le zone residenziali è di oltre 473 mila metri cubi che si vanno poi a sommare con la volumetria residua del vecchio PRG (tutta riconfermata) per arrivare alla spaventosa cifra di 1.140.000 metri cubi (si, avete letto bene, proprio un milione 140 mila metri cubi!) di nuova edificazione residenziale;
-il PRG è stato volutamente adottato di gran fretta in periodo di campagna elettorale, accogliendo ben 326 osservazioni di privati tutte con aumento di volume o con trasformazione di zone da agricole in edificabili, per circa 6 mila ettari;
-in barba alle tanto sbandierate Linee Guida di Restauro del Paesaggio e del Piano di Gestione del sito UNESCO, il nuovo PRG prevede un’ampia edificabilità non solo in zona agricola ma anche nelle zone collinari quali, ad esempio, quelle dei Castelli e di Capodacqua, e nella fascia di rispetto del Colle Storico; il PRG NON coniuga affatto la “tutela dell’ambiente con uno sviluppo equilibrato”, come Ricci cerca di farci credere: le Linee Guida di Restauro del Paesaggio e il Piano di Gestione del sito Unesco NON hanno alcun valore normativo, perché NON sono né cogenti né prescrittive ma soltanto delle mere “indicazioni” che potranno essere, all’occorrenza, prese in considerazione secondo l’adagio “per gli amici si interpretano, per gli altri si applicano”.
Il territorio di Assisi è unico per la sua valenza ambientale, storica e culturale, tanto da essere stato riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Ma al sindaco Ricci NON interessa affatto la tutela reale di questo Patrimonio Mondiale, quanto piuttosto di poter sbandierare ai quattro venti per la sua personale pubblicità la finta valenza di atti effimeri: le Linee Guida di Restauro del Paesaggio e il Piano di Gestione del sito Unesco, infatti, sono solo carta straccia ai fini della reale tutela del territorio.
Insomma: una vera e propria presa in giro.
In proposito auspichiamo che la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria, che non è invitata alla Conferenza Interistituzionale, si attivi comunque per evitare lo scempio ambientale tramite la Direzione Regionale e il Ministero dei Beni Culturali
Al Sindaco Ricci, e a chi lo sostiene, vogliamo infine ricordare che la Provincia non ha una funzione meramente tecnica e notarile, ma deve svolgere una precisa funzione di controllo e tutela che si riflette sull’attività di governo del territorio e, quindi, riveste evidentemente anche una precisa valenza politica.
Per questo rivolgiamo un appello accorato agli amministratori provinciali, regionali e nazionali, e agli Enti di Tutela, con la speranza che il nostro territorio venga preservato e tutelato dalla barbarie della speculazione edilizia, e venga impedito uno scempio annunciato da tempo.
Assisi, 29 aprile 2013
Paolo Marcucci
Consigliere Comunale di Buongiorno Assisi