Il 25 aprile, Festa della Liberazione, segna la rinascita dell’Italia dopo la dittatura e la tragedia della guerra provocata dal nazi-fascismo.
In questo periodo di incertezza, in cui la nostra Repubblica è attraversata da una grave crisi politico-economica, dobbiamo ancora una volta ispirarci a quelle donne e a quegli uomini che, con coraggio e tenacia, contribuirono al riscatto del nostro Paese e alla costruzione della democrazia.
Quest’anno, tra i tanti antifascisti assisani, vogliamo ricordare, due protagonisti del dopoguerra che andrebbero maggiormente valorizzati e riscoperti: Giuseppe Sbaraglini, esiliato ad Ustica durante il fascismo, che è stato il primo sindaco di Assisi; Maceo Angeli, consigliere comunale molto amato dagli assisani per la sua autentica passione politica e per la sua importante attività pittorica e artistica.
Solo riscoprendo persone dall’alto spessore morale come loro, possiamo tornare ad una Politica con la P maiuscola, quella dei valori e del sacrificio, del rispetto della parola data, del coraggio di portare avanti le proprie idee anche quando non conviene.
La Festa della Liberazione ci ricorda che l’impegno politico deve basarsi sullo “spirito di servizio” e sulla passione per il “bene comune”.
Ancora oggi dobbiamo ringraziare coloro che decisero di aderire alla Resistenza, lottando al fianco degli alleati anglo-americani e dei militari italiani che, dopo l’8 settembre, non si consegnarono ai nazisti e che spesso pagarono con la vita questa scelta.
Oggi, di fronte alla sfiducia, alla rassegnazione e alla disperazione di fasce sempre più ampie della popolazione, la politica ha una grande responsabilità.
Non può sperperare una eredità così importante e deve rilanciare la sfida dei valori e delle idee, contrastando con tutte le forze le degenerazioni legate alla corruzione, alla ricerca edonista e egoistica dell’interesse particolare, allo strapotere della finanza speculativa sull’economia reale, puntando invece su merito, equità sociale, legalità, rilancio dell’economia reale e del lavoro, snellimento e sburocratizzazione della pubblica amministrazione.
La strada è lunga e impervia, ma è l’unica possibile per ridare una speranza agli italiani.
Simone Pettirossi
capogruppo PD Assisi
24/04/2013