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26 Novembre 2024
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Giornale dell'Umbria

Eseguita l’autopsia, oggi il saluto ad Antonio

Gli accertamenti: importante trauma al torace, forse la causa della morte Perizia anche sul palo che ha ceduto
Oggi il nulla osta per la restituzione della salma, nel pomeriggio il funerale
di LUCA FIORUCCI BASTIA UMBRA – Il corpo di Antonio Perrella sarà restituito, con ogni probabilità, questa mattina ai familiari. In modo che già nel pomeriggio possa essere celebrato il funerale del 15enne, morto sabato scorso dopo essere caduto dalla rete di contenimento dei palloni del campo da calcetto di viale Giontella. Ieri, il medico legale Gualtiero Gualtieri, incaricato dal sostituto procuratore della Repubblica, Mario Formisano, ha eseguito l’autopsia sul corpo del ragazzino. Esame che ha confermato quanto emerso già dal primo accertamento esterno: Antonio ha riportato diversi traumi, uno particolarmente importante nella zona del torace. Trauma che sembrerebbe essere la causa della morte. Ora resta da chiarire se sia stato provocato dall’impatto al suolo o dal palo che è precipitato come apparirebbe più plausibile. Ma la certezza si potrà avere solo una volta che saranno conclusi anche gli accertamenti tecnici sul palo che sorreggeva la rete e sulla rete stessa. Secondo quanto è stato ricostruito, lo scorso sabato sera, Antonio e alcuni amici stavano giocando ad arrampicarsi sulla rete. Nello specifico, il 15enne avrebbe iniziato a salire quando un suo amico stava già scendendo. In quel momento, il palo di sostegno più esterno ha ceduto, facendo perdere l’appiglio ad Antonio che è caduto al suolo e poi è stato raggiunto dal palo stesso. Gli accertamenti tecnici, come detto, dovrebbero consentire di chiarire in modo preciso la dinamica dell’accaduto, ma anche le cause del cedimento del supporto, se questo possa essere dovuto a una sua cattiva manutenzione oppure perché non poteva sopportare determinati pesi o per altre causa, come detto, da definire con gli accertamenti specifici. Come noto, per la morte dell’adolescente, sono stati indagati un dirigente e un tecnico del Comune di Bastia, che la Procura ha individuato come quelli più direttamente responsabili dell’area pubblica vicino al palazzetto dello sport e all’allestimento del campo da calcetto e beach volley. Un’inscrizione nel registro degli indagati con la contestazione di omicidio colposo che è stata fatta come atto dovuto per consentire che venisse svolto l’accertamento irripetibile, ed eventualmente che venissero nominati i periti di parte (cosa che non è avvenuta né per i familiari della vittima né per gli indagati), dando di conseguenza la possibilità di celebrare il funerale una volta ottenuto il nulla osta dell’autorità giudiziaria. Nulla osta che sarà concesso, come detto, questa mattina dopo la conclusione, nella serata di ieri dell’autopsia.

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