Nel 2012 il gruppo del PD aveva chiesto di ridurre l’aliquota sulla prima casa, viste anche la alte rendite catastali assisane, riducendola al minimo di legge, cioè lo 0,2% (invece dello 0,4%). Ma la proposta di emendamento fu bocciata.
Per mesi, insieme a tutte le forze di opposizione, abbiamo detto che si doveva e si poteva abbassata l’aliquota sulla prima casa, per dare una mano alle famiglie sempre più in affanno, ma la maggioranza ha sempre propagandato che non era possibile, perché era già al minimo. Quest’anno, invece, rinnegando quanto detto fino a quel momento, la maggioranza ha annunciato con grande enfasi la riduzione sulla prima casa.
Ma analizzando nel dettaglio la situazione, ci siamo dovuti ricredere e abbiamo purtroppo capito che si trattava dell’ennesimo “gioco di prestigio”.
A fronte di una riduzione “caritatevole” sulle prime case di -0,025% (l’aliquota passa dallo 0,4% allo 0,375%), che produrrà risparmi di pochi euro a famiglia, vengono aumentate le aliquote sugli altri immobili che producono un aumento del gettito complessivo previsto di + 2.582.864 euro, passando dai 7.767.136 euro del 2012 ai 10.350.000 euro previsti per il 2013.
Con un aumento di gettito così consistente dell’IMU, invece di fare cassa, la maggioranza avrebbe dovuto almeno realizzare agevolazioni molto più incisive e consistenti:
– non poteva diminuire in modo “percepibile” l’aliquota sulla prima casa, abbassandola almeno dello 0,1% (portandola allo 0,3%)?
– non poteva dare un segnale di attenzione forte (non di maniera) ai proprietari di terreni ricadenti nella zona PIP di Rivotorto, che da anni sono bloccati e vessati, portando l’aliquota al minimo consentito dalla legge (0,46%), in attesa di soluzioni definitive del problema?
– non poteva prevedere una agevolazione per gli immobili dati in affitto, per stimolare un mercato asfittico e incentivare chi, invece di tenere bloccati patrimoni immobiliari, li rimette sul mercato a prezzi accessibili?
Proprio per chiedere che queste cose venissero fatte abbiamo presentato 3 emendamenti alla Delibera di determinazione delle aliquote, ma purtroppo la maggioranza che sostiene Ricci li ha respinti tutti, preferendo continuare nella strada di alzare le tasse (con un incremento del gettito complessivo di +2.582.864 di euro), senza garantire benefici “percepibili” alle famiglie, a cui sono riservate solo le “briciole”.
Emendamenti presentati
1) prima casa – proposta di applicare l’aliquota di 0,3% (invece di quello previsto dalla maggiorana dello 0,375%)
2) area PIP di Rivotorto – proposta di applicare l’aliquota minima possibile dello 0,46% (invece di quella prevista della maggioranza di 0,76%);
3) immobili “locati” – proposta di applicare l’aliquota base di 0,76% su “tutti gli altri immobili” affittati (escludendoli dall’aumento previsto dalla maggioranza allo 0,86%)
12/04/2013
Simone Pettirossi capogruppo PD Assisi