Con la Pro Loco
alla (ri)scoperta dei tesori di Santa Croce
Bastia Umbra, 19/07/2025 – Una serata speciale ha animato il cuore di Bastia Umbra grazie all’iniziativa culturale promossa venerdì 18 luglio dalla Pro Loco cittadina, dal titolo emblematico: “Ri-scopriamo i nostri tesori d’arte”. Un invito a guardare con occhi nuovi – e finalmente consapevoli – le bellezze che il nostro territorio custodisce spesso in silenzio.
Protagonista dell’evento è stata l’antica chiesa di Santa Croce, uno scrigno d’arte e di storia che si affaccia su piazza Mazzini. A guidare il folto gruppo di visitatori, Raniero Stangoni, profondo conoscitore del patrimonio artistico locale, che ha saputo raccontare con passione, e qualche aneddoto curioso e divertente, i tesori conservati all’interno e all’esterno dell’antico edificio sacro.
La visita è iniziata, infatti, proprio dall’esterno, con l’osservazione della caratteristica facciata a capanna, realizzata in pietra bicroma del Monte Subasio, impreziosita da un rosone centrale a otto colonnine e da un unico, solenne portale. Subito l’attenzione si è concentrata sulla lunetta sovrastante il portale, dove si conserva un dipinto murale raffigurante Sant’Elena tra San Sebastiano e San Michele Arcangelo, opera del 1886 di Domenico Bruschi. L’artista, attivo nei restauri ottocenteschi della chiesa, è anche autore anche del ricco apparato decorativo dell’interno.
Particolarmente apprezzato dai presenti è stato il racconto legato al cartone preparatorio del dipinto murale, donato dallo stesso Bruschi alla famiglia Angelini di Bastia e, dopo una lunga e curiosa vicenda, rientrato da Londra per essere oggi esposto proprio a Santa Croce. Un ritorno carico di significato, che molti hanno scoperto per la prima volta grazie alla visita guidata.
L’esplorazione è proseguita all’interno della chiesa, che si è rivelata un vero museo cittadino di arte sacra. Tra le opere più ammirate, le vetrate artistiche dell’abside, firmate dalla prestigiosa vetreria perugina Caselli Moretti, illuminate per l’occasione da proiettori esterni che, al buio, ne hanno esaltato la straordinaria qualità cromatica e tecnica. Un effetto scenografico che ha lasciato a bocca aperta il pubblico.
Non è stato possibile, purtroppo, vedere dal vivo il celebre Polittico di Sant’Angelo, capolavoro del 1499 di Niccolò Alunno, momentaneamente non visibile per lavori di conservazione, così come è stata rinviata la visita alla chiesa di San Rocco, chiusa temporaneamente per un trattamento antiacaro. Ma la Pro Loco ha saputo ovviare con proiezioni ben curate delle principali opere d’arte, mantenendo l’interesse e la qualità dell’esperienza.
In apertura, la presidente Luisa Mancinelli Degli Esposti ha ricordato il senso dell’iniziativa, sottolineando con orgoglio:
«Non dite più che Bastia non ha niente. In verità Bastia ha molto, ma va scoperto, apprezzato e valorizzato». Concetto ripreso anche da Raniero Stangoni, che ha parlato di un patrimonio artistico “un po’ nascosto e un po’ snobbato” persino da molti bastioli, annunciando altre iniziative dedicate alla riscoperta della città.
La serata si è conclusa in piazza Mazzini con un brindisi conviviale offerto dalla Pro Loco, a suggello di un evento che ha riscosso grande partecipazione e sentiti ringraziamenti da parte del pubblico. Un appuntamento riuscito, che conferma il valore della Cultura come leva per rinsaldare il legame affettivo con la propria città e la sua (nostra) storia.
di Claudia Lucia
Redazione Terrenostre
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