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13 Ottobre 2024
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Bastia Umbra Politica

“Scenni giù dal pino”

È oggetto di dibattito da alcuni mesi la riqualificazione di alcune vie della città che comporterebbe o meno l’abbattimento della piantumazione ivi presente, dibattito che ha generato un acceso confronto finito poi in polemica tra opposte parti. Il primo di ottobre gli esponenti dell’opposizione firmano una isterica dichiarazione che viene pubblicata sui principali siti on line. Malgrado, o proprio per la carenza di informazioni di cui dispongo mi viene da chiedere :

Se, come sappiamo e come si legge, ogni perizia può essere contraddetta da una contro perizia, e se le problematiche espresse dal comitato si ritenevano degne di considerazione, perché ci si è accontentati di una sola perizia? “si ritiene che non esistano soluzioni economicamente sostenibili alternative all’abbattimento, considerato anche il basso valore ecologico, botanico e paesaggistico degli alberi”.

Mentre sorvoliamo sull’aspetto economico, laddove, a proposito di coerenza, alcuni degli stessi firmatari l’articolo lamentavano ad altri firmatari un inutilizzato consistente avanzo di bilancio, sulla cui entità per altro, escluso Pecci, apparivano tutti piuttosto approssimativi (vedi confronto tra candidati sindaco al centro fieristico), non mancavano e non mancano sul valore ecologico e botanico autorevoli o meno appartenenti ad altro orientamento.

Quanto al paesaggio, davvero dobbiamo credere che la maestà dei fusti, i colori delle chiome e più ancora delle ombre, la voce del vento e quella dei pennuti, i loro voli e perfino i maledetti schizzi di guano siano cosa di basso valore? Per chi ritiene l’ambiente uno dei temi fondamentali del nostro vivere quotidiano, per chi ha avuto fin dall’infanzia il privilegio della compagnia di questi amici verdi, per chi li ha sentiti negli anni raccontare le stagioni e li ha poi visti spesso sparire, ma soprattutto per i duemila firmatari della petizione sembra di no.

Dato l’interesse raccolto, per senso di responsabilità ed adeguandosi al ruolo ricoperto non avrebbe dovuto avere la vecchia amministrazione maggior disponibilità e gareggiare in pragmatismo piuttosto che in caparbietà?

Visto che si va con il codice alla mano, dove è scritto che le decisioni del sindaco, in questo caso Pecci, debbano essere perfettamente coincidenti con quelle assunte da un assessore precedentemente all’incarico? Tanto più se l’assessore in questione non lo è per la materia specifica.
Certamente le osservazioni non sono prive di fondamento e nel prosieguo si valuterà la coerenza rispetto ai principi dichiarati.

Nel frattempo, dopo le sensazionali rivelazioni della lista Catia Degli Esposti sindaco alla quale siamo grati per aver eroicamente infranto un invalicabile muro di segretezza (ma non basta fare un accesso agli atti o una procedura similare ?) eviterei l’uso di termini e paragoni che nelle intenzioni mistificano l’operato del destinatario e nei fatti ridicolizzano il latore.

Mi chiedo ancora: qual è il ruolo dell’opposizione? semplicemente mettere i bastoni tra le ruote degli avversari? denigrare fino all’insulto la controparte?

Quello che non ha fatto, non fa e dubito che farà mai quella attuale è capire le reali ragioni della propria sconfitta, perché, contrariamente a quanto sostiene, i bastioli, anche quelli di centro-destra (basta contare i voti del primo turno), hanno preferito il centrosinistra non per l’ ancorché valida questione dei pini ma perché non ne potevano più di furibonde risse di giunta non certo in ragione di chissà quali nobili ideali ma della spartizione del potere, della gratificazione personale di primedonne e primiuomini incuranti di quanto nocivo fosse tutto questo per lo svolgersi delle attività istituzionali (ricordiamoci quando la giunta stava inspiegabilmente per cadere).

Assolutamente coerente con quanto ci fanno vedere tanti rappresentanti al parlamento, i partiti e le liste elettorali sono diventate un tram su cui salire o scendere in base alla propria convenienza, con disinvoltura, magari anche, come in questo caso, dando lezioni di morale. Se mi dai una determinata carica bene se no vado all’opposizione. Non mi interessa se quel partito sostiene cose disumane, va per la maggiore e quindi salto sul carro, il carro frena e quindi scendo. Dico le peggiori cose del tale politico ma nel frattempo mi metto d’accordo per farci un’alleanza se non prendo voti a sufficienza, (zitto-zitto, quatto-quatto).

06/10/2024

Marcello Ansideri

2 commenti

Silvana Moretti 8 Ottobre 2024 at 07:56

Solo altre chiacchiere. Se si vogliono salvare i pini basta modificare il progetto ed adottare quelle soluzioni alternative di cui si parla tanto ma non si sa in cosa consistono. È facile fare proclami in campagna elettorale come ha fatto l’attuale sindaco ma poi è più difficile mettere la propria firma e la propria responsabilità sulle scelte che si prendono. Perciò quando non si riesce a venire fuori da una incresciosa situazione come questa, la soluzione è dare la colpa agli altri. L’attuale sindaco insieme all’assessore Ansideri hanno portato avanti una battaglia solo ideologica. Ora però le decisioni spettano al sindaco Pecci e alla sua giunta e allora basta piagnistei e cominciate a prendere le vostre decisioni! Altrimenti quello che vi resta, è essere rossi, sì ma di vergogna!!!!

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marcello ansideri 10 Ottobre 2024 at 11:31

Penso anch’io che c’è un fondo ideologico in tutto questo, è quello che divide chi si pone con atteggiamento problematico e costruttivo e chi, insofferente (o incapace) al confronto passa allo scontro e fatalmente, all’invettiva, forse credendo di intimidire. Dubito che intenderai leggere più attentamente ma se lo facessi vedresti che quello che si lamenta non è il non aver trovato la soluzione ma il non averla cercata con sufficiente impegno. Il sindaco attuale, che non mi risulta abbia fatto parte del comitato, ha dichiarato comunque di impegnarsi ulteriormente (per cercarla) tant’è che ha approvato l’abbattimento solo per una piccola porzione della partita. Non ha dato dunque, come vorrebbe l’opposizione per ovvi motivi, nessuna garanzia sul risultato, si vedrà passo dopo passo. Ha messo la faccia, l’hanno messa i 2000 firmatari la petizione e la mia la vedi bella (si fa per dire) stampata sul mio profilo facebook. Certamente un conto è criticare e un conto è fare, o non fare abbastanza, come in questo caso. Poi c’è la differenza tra il confronto e la cagnara, l’analisi e la mistificazione, la critica e l’offesa. Queste ti sfuggono. In quanto alle chiacchiere, c’era un tempo che erano vietate ma è stato taaaanto, taaanto tempo fa cara Silvana.

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