Presentata la mostra per gli 800 anni dalle stimmate di san Francesco
ASSISI (PG), 1 AGO – È stata inaugurata questa mattina, presso il chiostro superiore di Sisto IV della Basilica di San Francesco in Assisi, la mostra fotografica dal titolo “Incontri che lasciano il segno. La chartula scritta da san Francesco a La Verna”. L’iniziativa rientra nel programma delle celebrazioni dell’anno in corso per l’ottavo centenario delle stimmate che Francesco ricevette sul monte de La Verna nel 1224.
A seguito di questo evento Francesco compose su un foglietto di pergamena – una chartula, appunto – le Lodi a Dio altissimo, preghiera nata dall’esperienza mistica vissuta nella località toscana. Sul lato opposto scrisse la Benedizione a frate Leone, suo caro amico rimasto al fianco di Francesco fino agli ultimi anni della sua vita.
La mostra permetterà di conoscere la reliquia conservata presso il Sacro Convento – di cui una copia autentica è esposta nella cappella di San Nicola, nella chiesa inferiore della Basilica – e, attraverso di essa, scoprire più approfonditamente lo stesso san Francesco, la sua personalità e la sua testimonianza di vita cristiana e di fraternità universale. Il percorso espositivo, lungo il perimetro del chiostro, si compone di 11 pannelli in italiano e di altrettanti per le traduzioni in inglese e spagnolo e propone un viaggio nella vita di Francesco, in particolare nel soggiorno a La Verna, per contestualizzare l’origine della chartula. Successivamente si propone un’analisi dettagliata del biglietto e in particolare della scrittura di Francesco, facendo anche una ricostruzione dei cambiamenti subiti nel corso dei secoli, per gli interventi di frate Leone e per il deterioramento causato dal tempo. Nella parte finale si dedica uno spazio anche alla lettera di Spoleto, l’altro documento autografo di Francesco arrivato ai giorni nostri, sempre indirizzato a frate Leone.
«Questo scritto – ha dichiarato fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento – esprime da un lato la profondità della relazione che Francesco vive con Cristo, mentre dall’altro trasmette la bellezza e la tenerezza di un’amicizia tutta evangelica, quella tra Francesco e Leone, che ancora oggi, dopo 800 anni, non smette di essere motivo di ispirazione per le relazioni e per la vita di fraternità».
La curatela della mostra è del prof. Attilio Bartoli Langeli, che ha tenuto la presentazione al pubblico presente all’inaugurazione dopo i saluti del direttore della rivista San Francesco Patrono d’Italia fra Riccardo Giacon, OFMConv. L’Assessore alla Cultura del Comune di Assisi, Veronica Cavallucci, ha portato il saluto a nome dell’Amministrazione comunale rallegrandosi per eventi di questo tipo che aiutano a conoscere lati meno noti della personalità e della figura di san Francesco d’Assisi.
La mostra è dedicata alla memoria della storica Chiara Frugoni e sarà visitabile fino alla fine di novembre. Coloro che desiderano riprodurla, sia istituzioni, associazioni religiose o laiche, possono rivolgersi all’Ufficio comunicazione del Sacro Convento.
La mostra è esposta anche presso il convento di San Francesco dei frati minori conventuali di Castelvecchio Subequo (AQ).