All’alba della nuova amministrazione del neo sindaco Pecci, figlia di quella tanto decantata coalizione civico-progressista, si alza un’ombra sottile ma inequivocabile sulle dinamiche di potere che agitano i corridoi del Municipio.
E tra le pieghe di questa trama emerge il caso emblematico della signora Laura Servi, rappresentante del Movimento 5 Stelle in Consiglio Comunale, i cosiddetti “puri” della politica nostrana.
La storia è la seguente: nel primo consiglio comunale, i riflettori puntano sulla graduatoria delle preferenze, dove scopriamo, per bocca del Segretario Comunale, che la Servi non è la seconda arrivata (dopo il neo assessore Marcello….), ma la terza, superata in preferenze dal signor Cozzolino. E qui il mistero si infittisce: Donato Cozzolino, per ragioni che restano avvolte nel silenzio e nella discrezione, rifiuta la nomina (secondo quanto ascoltiamo in CC). Entra così Servi, a raccogliere quel frutto della vittoria che, a ben vedere, non era suo di diritto.
Ed è qui che il rigore morale dei pentastellati, sempre pronti a scagliare la prima pietra, trova una battuta d’arresto. Possibile che una candidatura di servizio, quale pare fosse quella di Cozzolino, si riveli poi un trampolino per l’ambiziosa Servi? O forse, la nostra Laura ha spinto forte per assicurarsi quella poltrona, scavalcando i rigidi principi di meritocrazia e trasparenza di cui il Movimento 5 Stelle si fa paladino?
Si vocifera, si narra, ma i fatti restano. E ci chiediamo: dove sono finiti i tanto proclamati valori dei puri? Forse, nella calda estate della politica locale, anche loro hanno ceduto al richiamo delle sirene del potere. Laura Servi, alfiera di un movimento che ha fatto dell’onestà il proprio vessillo, si trova ora sotto i riflettori, con un interrogativo sospeso: quanto è pura la purezza dei puri, quando si tratta di conquistare una poltrona?
In attesa di risposte, restiamo vigili, pronti a svelare ogni piega nascosta di questa vicenda, alla quale siamo certi ne seguiranno anche altre…
19/07/2024
CIVICA PER BASTIA
