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16 Luglio 2025
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Assisi

SINDACO DI ASSISI VIDEOCHIAMA IL PRIMO CITTADINO DI BETLEMME.

Bandiera della Palestina esposta su facciata del Comune accanto a quella dell’ONU

 Le due città sono gemellate dal 1989 e unite per favorire dialogo internazionale

Stoppini: “Pronti a venire lì e a organizzare insieme azioni concrete che scuotano le coscienze e portino alla pace”

Canawati: “La gente scappa da qui, ma il vostro gesto ci dona speranza”

 

Il sindaco di Assisi, Valter Stoppini, si è collegato stamani in videochiamata con il primo cittadino di Betlemme, Maher Nicola Canawati, e ha poi esposto la bandiera della Palestina sulla facciata del palazzo comunale che ospita la sede dell’assessorato a ONU e Sostegno alle Nazioni Unite. Le due città sono gemellate dal 1989 e i due amministratori hanno fatto il punto della situazione e assunto impegni reciproci per lanciare insieme al mondo un grido di pace, costruendo azioni concrete per favorire la cooperazione internazionale e un processo di pacificazione. All’incontro tra i due sindaci, entrambi eletti a maggio scorso, hanno partecipato anche rappresentati dell’amministrazione comunale di Assisi, come il vicesindaco Veronica Cavallucci, gli assessori Donatella Casciarri e Francesca Corazzi, la presidente del Consiglio comunale Annalisa Rossi, i consiglieri comunali Paolo Mirti e Adil Zoin.

“Non è più tempo di parole e di risoluzioni non applicate – ha detto Stoppini, dopo aver ricevuto da Canawati informazioni su Betlemme – la situazione è troppo grave, servono fatti e risposte concrete per chi soffre. Assisi intende testimoniare concretamente il proprio impegno a favore di pace e dialogo: siamo pronti a venire a Betlemme e a organizzare con voi quanto occorre per scuotere le coscienze della comunità internazionale e portare sollievo alla popolazione. Le nostre città, per la loro storia, possono parlare insieme al mondo e ai potenti della terra, invitandoli a far prevalere ragione e vita, su odio e distruzione”.

“Qui è sempre più difficile – ha raccontato ha Canawati – siamo circondati, l’economia è crollata, c’è acqua per coprire soltanto un ottavo dei bisogni della popolazione, la nostra gente scappa per cercare un futuro migliore. Non riceviamo aiuti e finanziamenti, è tutto bloccato. Il turismo era l’80 per cento della nostra economia, ora qui non viene più nessuno ma è importante far sapere al mondo che a Betlemme si può arrivare e che qui nessuno è mai stato ferito. Grazie per la vicinanza e per aver esposto la bandiera del nostro popolo: è un gesto di speranza e solo speranza ci permette di andare avanti. Vi aspettiamo qui per convocare insieme una conferenza con tutte le città gemellate, che parli al mondo intero”.

 

I due sindaci si sono quindi accordati per programmare l’arrivo a Betlemme di una delegazione del Comune di Assisi e l’organizzazione di una serie di azioni utili a contribuire alla pace e a sostenere la popolazione locale.

Canawati ha assistito, in diretta, anche al momento in cui Stoppini ha esposto la bandiera palestinese, accanto a quella dell’ONU, fra gli applausi di diverse persone presenti in quel momento in piazza del Comune. Ad accogliere il gesto anche rappresentanti dell’associazione “L’Umbria della pace”, che sta sensibilizzando tutti i Comuni della regione ad esporre la bandiera della Palestina come segno di vicinanza alla popolazione locale e invito a far cessare la guerra e a consentire l’invio di aiuti umanitari. Una proposta che Assisi ha subito accolto, anche in virtù del gemellaggio con Betlemme.

 

 

 

FG

28/06/2025

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Ufficio Stampa
Città di ASSISI

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