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BASTIA UMBRA – Questa mattina, domenica 15 giugno, la comunità di Bastia Umbra ha vissuto un momento di speciale: durante la Santa Messa delle ore 11, nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, sono state benedette le due campane restaurate della chiesa di San Rocco. Un rito semplice, ma denso di significato, che ha segnato il ritorno a casa di due testimoni silenziose della storia bastiola. La cerimonia, officiata dal parroco don Marco Armillei, si è svolta secondo la tradizione, con le campane adagiate a terra ai piedi dell’altare. Durante il rito, don Marco ha asperso le antiche fusioni con l’acqua benedetta, pronunciando queste parole: «In onore di Dio, della Beata Vergine Maria, di Sant’Emidio, a lode e gloria di Dio, Amen. In onore di San Rocco, a lode e gloria di Dio, Amen».
Una delle due campane, autentico gioiello storico, porta incisa la data del 1578 e la firma del magister Franciscus Perusinus. Dopo secoli passati a scandire il tempo e a radunare i fedeli, erano cadute in silenzio, vittime del logorio del tempo. Il loro restauro – reso possibile grazie all’impegno del Comitato Campane Bastia Umbra e alla generosità di molti cittadini – ha richiesto sei mesi di lavoro e un investimento di circa 8.000 euro, coperto da una raccolta fondi promossa dalla parrocchia. Alla sottoscrizione hanno partecipato con entusiasmo non solo i fedeli, ma anche le Confraternite cittadine, la Pro Loco, l’Ente Palio de San Michele e il Comune di Bastia Umbra, a testimonianza di quanto queste campane rappresentino per la comunità intera.
Ora, dopo essere tornate a nuova vita, le due campane attendono di essere riportate sul campaniletto a vela della chiesa di San Rocco, dove torneranno a far sentire la loro voce entro la fine del mese, restituendo così alla città non solo un elemento del suo patrimonio materiale, ma anche un simbolo vivo della sua storia e identità.
Terrenostre – di Claudia Lucia