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20 Giugno 2025
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TARI, tassa di soggiorno e promesse da fiera: la destra ci riprova, ma nessuno ci casca più

COMUNICATO STAMPA

TARI, tassa di soggiorno e promesse da fiera:
la destra ci riprova, ma nessuno ci casca più

 

Assisi, 21/05/2025 – C’è chi studia soluzioni concrete per sostenere l’economia turistica della città. E poi c’è la destra di Assisi, che prova a spacciare per “proposta innovativa” quella che è in realtà una trovata elettorale maldestra e irrealizzabile.

L’ultima uscita del candidato Cicogna fa sorridere, se non fosse per l’evidente intento di prendere in giro le imprese del settore. Secondo lui, basterebbe destinare una parte dell’imposta di soggiorno per ridurre la TARI del 20% a tutte le attività ricettive. Peccato che il totale da coprire superi di gran lunga le entrate stesse della tassa. È come dire di voler riempire una piscina con un bicchiere: si fa scena, ma resta solo fuffa.

E soprattutto, è una proposta che svela la vera strategia della destra: raccattare qualche voto facile promettendo sconti impossibili. Ma i nostri imprenditori non sono ingenui. Conoscono numeri, bilanci e vincoli. Sanno bene che le imposte non si maneggiano come figurine da campagna elettorale.

C’è poi un altro aspetto inaccettabile: la discriminazione tra attività. Perché mai solo le strutture ricettive dovrebbero beneficiare di questo presunto sgravio, e non tutte le attività commerciali che vivono e lavorano grazie al turismo? Bar, ristoranti, negozi, botteghe: a loro nessuno pensa? Fanno il giro nei quartieri e nelle frazioni per promettere ai commercianti mari e monti, poi alla prima occasione utile li dimenticano, tradendo quanto appena detto a voce.

Ancora più grave che il candidato sindaco di destra lo abbia detto alla platea dell’incontro organizzato dalla Confcommercio di Assisi, associazione di categoria di cui fanno parte tutte le attività commerciali del territorio.

L’amministrazione uscente, al contrario, non ha mai fatto distinzioni di comodo. Ha sempre valutato l’equità delle proprie decisioni in rapporto alla fattibilità reale delle azioni. Perché i vincoli di bilancio non si piegano alla propaganda: si rispettano. E chi ha a cuore davvero Assisi, questo lo sa bene.

Assisi ha i conti in ordine e vogliamo che restino tali. Non possiamo permettere che vengano distrutti da chi, pur di ottenere un voto in più, non si fa scrupoli. La città ha bisogno di responsabilità, non di illusionisti da campagna elettorale.

Assisi non diventerà la Montefalco della destra. Assisi è una città complessa, preziosa, fragile e forte insieme. E merita competenza, visione e serietà. Non chiacchiere da mercato.

Ci chiediamo sinceramente: è questa la proposta migliore che sono riusciti ad elaborare? Dopo mesi di slogan, promesse e lamentele, il programma si riduce a una trovata che non reggerebbe nemmeno in una simulazione di terza media.

Chi ha a cuore davvero il turismo sa che la tassa di soggiorno serve per migliorare l’accoglienza, promuovere il territorio, valorizzare i servizi. Non per finanziare sconti illusori usati come specchietto elettorale.

La differenza tra chi governa con responsabilità e chi si candida con leggerezza si misura anche da questo.

 

 


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