LETTERA ALLA REDAZIONI
La pantomima delle ordinanze di abbattimento dei pini
Emessa una ulteriore ordinanza per abbattere i pini: la n 21
Bastia Umbra, 21/03/2025 – L’amministrazione comunale sta mettendo in atto una inutile messa in scena delle cosiddette “ordinanze CONTINGIBILI ED URGENTI di abbattimento” dei pini di via San Francesco e delle vie limitrofe.
Il progetto di riqualificazione di quelle strade prevedeva già l’abbattimento dei pini e, poiché ufficialmente non è stato modificato, non serve alcuna ordinanza per attuare un progetto già approvato e affidato a un’impresa.
Allora, perché il Sindaco continua a firmare ordinanze di abbattimento (siamo già alla terza per via San Francesco e vie limitrofe) a “piccole dosi”, se non erano necessarie?
Probabilmente, a causa della mancanza di unità di intenti in maggioranza e soprattutto in giunta sul tema, il Sindaco ha preferito la “messa in scena della pantomima” delle ordinanze contingibili e urgenti per superare lo stallo in giunta. Alcuni assessori erano manifestamente pro motosega (tanto la colpa sarebbe stata data ai precedenti amministratori), mentre altri erano per la tutela “costi quel che costi” dei nidi delle gazze e dei brozzoli pericolosi sulle strade.
Intanto, in tutto siamo già all’ottava ordinanza di abbattimento per alberi pericolosi in classe di rischio D in varie parti del territorio. Niente male per un Sindaco che ha proposto un programma ambizioso e condivisibile per la tutela degli alberi e che è stato eletto anche grazie al sostegno di un comitato chiamato SALVIAMO I PINI, nato proprio per contrastare l’abbattimento degli alberi in via San Francesco, via Roma e vie limitrofe.
Che fine ha fatto la “voce” del COMITATO SALVIAMO I PINI e del suo promotore (oggi assessore)? Dopo aver strombazzato ai quattro venti l’insensibilità e l’incoscienza del Centrodestra, ha illuso i duemila firmatari della petizione, sottoscritta nei vari banchetti posizionati per molti giorni nei punti strategici della città, con la certezza di salvare i pini se i cittadini gli avessero dato il potere, facendoli accomodare sui “trespoli del potere”.
Le uniche iniziative del comitato, dopo che la giunta della coalizione progressista si è insediata, sono state quattro chiacchiere al bar il giorno dell’apertura del cantiere, dove i presenti minacciarono di fare di tutto per salvare gli alberi condannati a morte dal Centrodestra.
Incatenarsi ai tronchi? Presenziare come sentinelle ai lavori, affinché i brozzoli sulle strade venissero rimossi con delicatezza e pazienza, anche se dopo sei mesi sarebbero ricomparsi? Ribadire le diffide legali che, al tempo, notificate alla Sindaca e che evidentemente servivano solo per fare articoli di giornale e post sui social per creare un consenso elettorale?
Molte le ipotesi sul tavolo, ma l’unica cosa fatta sono stati alcuni cartelli A4 fissati sui tronchi, durati pochi giorni e di cui oggi rimangono visibili solo le strisce di scotch che li sostenevano. Niente più. Nessuna voce si è levata dal comitato, e le 2000 persone che hanno firmato per salvare i pini dovranno prendere mestamente atto che il loro sostegno, in realtà, era funzionale solo alla conquista del potere, in modo che il loro alfiere entrasse nella “stanza dei bottoni”. Lì, però, non si è preoccupato di pigiare quelli necessari a mantenere l’impegno, ma altri a lui più congeniali e bocca chiusa sulla questione “abbattimento pini”.
I fatti parlano chiaro. Fino ad oggi, nessun pino è stato “salvato”, e ho l’impressione che non se ne salverà nessuno. I prossimi saranno quelli nei pressi dell’ingresso della scuola media: transitare in quella via è da tempo molto pericoloso. L’unico risultato ottenuto è stata una grande perdita di tempo dell’impresa e lo spreco di risorse pubbliche, che speriamo si fermi qui.
Intanto, però, nessuno spiega dal Comune perché i pini in Via Roma, classificati già a luglio 2024 come “classe D ad alto rischio di schianto”, siano ancora lì, insieme al rischio che rappresentano. Se le relazioni tecniche hanno un valore, questo va rispettato sempre, non solo quando fa comodo.
Sindaco, se lei è una persona seria (e penso di sì), la smetta con questo teatrino e faccia procedere celermente i lavori per eliminare il pericolo davanti alle scuole, garantendo la pubblica incolumità in tutti i casi in cui questa possa essere compromessa. Tanto, le prossime elezioni comunali non ci saranno prima di 4 anni.
Francesco Fratellini