Il comitato “Salviamo i pini” finalmente si fa sentire e, in seguito all’inizio dei lavori in via San Francesco, mette in campo un’iniziativa di sensibilizzazione dell’opinione pubblica con l’affissione di cartelli con scritto «Aiutatemi! Sono stato condannato a morte».
Il messaggio allude, per nulla velatamente, al progetto di riqualificazione di via San Francesco e delle vie limitrofe, approvato dalla Giunta Lungarotti, che prevede l’abbattimento di 22 pini in via San Francesco e via Marsala ed alla perizia agronomica sullo stato di salute e sicurezza di questi ed altri 7 pini di via Roma, che sembrerebbe avvallare la tesi di eliminazione di queste alberature storiche, perché divenute pericolose a causa dello stato compromesso del loro apparato radicale.
Il comitato “Salviamo i pini” non ci sta e, dopo aver incontrato il Sindaco Erigo Pecci e la Giunta per sollecitare un’attenzione specifica alla salvaguardia dei pini durante i lavori di rifacimento dei marciapiedi e della sede stradale ed aver ricevuto rassicurazioni sulla volontà della nuova amministrazione di operare ogni possibile iniziativa per la loro conservazione, con questa pacifica azione intende mantenere viva l’attenzione sul valore ambientale, storico ed urbanistico delle alberature caratterizzanti da decenni questi centralissimi viali di Bastia Umbra.
È evidente l’intenzione di addossare la responsabilità degli abbattimenti alla precedente amministrazione, che non ha voluto, secondo il comitato, dare seguito alle proposte alternative all’eliminazione dei pini, sebbene avallate da autorevoli periti e sostenute da esempi di interventi eseguiti con successo altrove, e nemmeno alle due diffide che il comitato stesso aveva inviato al Comune di Bastia tramite un proprio legale.
Nei giorni scorsi, purtroppo, un’ordinanza contingibile ed urgente firmata dal sindaco di Bastia Umbra, ha decretato la fine dei primi quattro pini che, secondo la perizia commissionata dalla precedente amministrazione ed ora ricevuta dalla Giunta Pecci, sarebbero in una condizione tale da non poter essere conservati.
In serata, dopo che l’iniziativa è stata messa in campo e tutti i pini a rischio di abbattimento mostravano il cartello con la richiesta di aiuto, scritta su fogli formato A4, in busta trasparente e ben legati con nastro adesivo al fusto degli alberi, pare che la gran parte dei cartelli sia stata rimossa.
Già qualcuno ha puntato il dito verso i sostenitori dell’ex sindaco Lungarotti, la cui Giunta ha approvato il progetto che prevede gli abbattimenti, mentre è probabile che siano stati strappati dagli stessi residenti di quelle vie.
La vicenda, però, non si è conclusa così e, anzi, ha avuto uno sviluppo rapido. Questa mattina, su alcune piante dove il cartello non era stato rimosso, ne è stato aggiunto un altro con scritto «Chi aveva promesso di salvarmi prima delle elezioni, dopo averle vinte, non lo fa».
Evidente è il riferimento alla contro-accusa alla nuova amministrazione di inerzia verso il tema della revisione del progetto di via San Francesco e via Marsala, come dimostrato dall’ordinanza di abbattimento già emessa.
Una storia, questa, che crediamo vedrà altre puntate, considerata l’attenzione che il comitato dei cittadini riserva alla salvezza di tutti i pini e gli alberi d’alto fusto in contesto urbano ed all’ampiezza del suo consenso, dimostrato dai circa 2000 firmatari della petizione per salvare gli alberi.
Rimanete sintonizzati.
25/09/2024
Arch. Claudia Lucia – Redazione Terrenostre