Nota dell’amministrazione comunale in merito alle ricostruzioni della minoranza
Sindaco e giunta rispondono all’opposizione
Ad Assisi l’opposizione (nelle persone dei consiglieri Pastorelli e Mignani del gruppo misto) probabilmente a corto di argomenti, parla di poca trasparenza e di assenza di risorse per la piscina comunale e lo stadio degli Ulivi evocando però una storia vecchia quanto il loro passato di governo ad Assisi. Lo stesso dicasi per il consigliere regionale Stefano Pastorelli che, con video e termini assai discutibili, è solito raccontare solo un pezzo di verità cercando di strumentalizzare i fatti a proprio vantaggio.
È opportuno fare chiarezza.
Nel lontano 2009, quando al governo di Assisi c’era il centrodestra ed anche Stefano Pastorelli, allora consigliere di maggioranza, l’amministrazione comunale fece ricorso contro la Regione Umbria rea di non aver correttamente esitato le procedure del bando cosiddetto PUC 2 (piano urbano complesso) che avrebbe portato nelle casse comunali 6,6 milioni di euro di finanziamenti per rigenerazione urbana.
Il Consiglio di Stato nel 2021 con sentenza n. 1151 ha dato ragione al Comune di Assisi, confermando la sentenza del Tar del 2012 che ha annullato la delibera regionale n. 27 del 2009 dichiarando nulla la graduatoria per i progetti del PUC 2 da cui il Comune di Assisi era stato escluso, in maniera scorretta ed errata secondo i giudici che hanno osservato “l’eccessiva ampiezza dei criteri e la mancanza di trasparenza nell’attribuzione del punteggio” da parte della Regione Umbria.
La Regione Umbria dal 2021, nonostante la sentenza passata in giudicato a favore del Comune, si è sempre rifiutata di pagare la somma di oltre 6 milioni di euro che, necessariamente e per giustizia, il Comune di Assisi ha dovuto richiedere per vie legali (e che l’amministrazione Proietti, in spirito di leale collaborazione istituzionale, aveva richiesto alla Regione in forma parziale tramite una procedura bonaria nel periodo precedente la sentenza del Consiglio di Stato). Si è innescata così una seconda vicenda giudiziaria la cui ultima sentenza (resa nota al Comune di Assisi dal legale incaricato solo in data 1 agosto) ha definitivamente stabilito che la Regione dell’Umbria non elargirà alcunché al Comune di Assisi, nonostante lo stesso comune avesse ragione, perché, come ha sancito il Consiglio di Stato, il bando a cui aveva partecipato nel 2009 era falsato, lo ripetiamo, per “l’eccessiva ampiezza dei criteri e la mancanza di trasparenza nell’attribuzione del punteggio”.
Questa vicenda rappresenta una lunga storia di mancata corretta collaborazione istituzionale tra Enti, innescata dal centrodestra quando governava Assisi e terminata dal centrodestra ora al governo della Regione, provocando un dispendio di energie e risorse in atti burocratici, impegni giudiziari e legali, quando poteva essere risolta per la via maestra della leale collaborazione tra Enti, sempre rifiutata dal centrodestra.
Ma cosa c’entra tutto questo con la piscina comunale e lo stadio degli Ulivi?
Per ristrutturare totalmente il complesso piscina e stadio degli Ulivi è necessaria una cifra di 12-15 milioni di euro. Questo è stato chiarito dall’amministrazione Proietti che ha interessato della questione i massimi organi finanziari e istituzionali nazionali (il ministro Abodi, che visiti l’impianto in qualità di Presidente dell’Istituto del Credito Sportivo, ha il dossier sul proprio tavolo). Si tratta di cifre che non sono alla portata del bilancio di un piccolo comune come Assisi e questo lo ha detto con chiarezza l’amministrazione Proietti, a differenza di chi c’era prima che voleva far credere a una possibile riapertura della piscina con insensate operazioni di maquillage.
I consiglieri di minoranza Pastorelli e Mignani, unitamente al consigliere regionale Pastorelli, per mascherare il fatto che Assisi, grazie al comportamento della Regione Umbria, non avrà nemmeno un euro di risarcimento neanche a fronte di una vittoria sul piano giudiziario nella questione PUC 2, collegano il grave problema della riqualificazione del complesso piscina e stadio degli Ulivi alla fonte di finanziamento inserita nel piano degli investimenti pari a 2,1 milioni di euro (per inciso questa cifra è un terzo del risarcimento del danno che, con causa vinta al Consiglio di Stato dal Comune, la Regione avrebbe dovuto erogare). Gli stessi consiglieri di opposizione dimenticano anche che il centrodestra di Assisi aveva approvato nel 2015 – come nei precedenti anni – un bilancio in cui questa fonte finanziaria già compariva con pari importo, ma andava a finanziare il teatro Metastasio (per il quale questa amministrazione ha poi trovato fondi derivanti da risorse europee che hanno permesso di iniziare il parziale restauro). Solo che nel 2015 e negli anni precedenti non c’era ancora stata la pronuncia del Consiglio di Stato arrivata nel 2021 quindi la somma era stata inserita già come risorsa finanziaria con un maggior grado di incertezza. I bilanci del Comune sono tutti pubblici e quanto da noi scritto può essere verificato mentre Pastorelli dovrebbe tenere presente che i cittadini non hanno l’anello al naso!
La morale di questa triste storia è solo una, purtroppo: la politica, che dovrebbe usare il criterio della giustizia e del merito nell’assegnazione e ripartizione delle risorse pubbliche che provengono dagli Enti sovraordinati, usa due pesi e due misure e “premia” solo i Comuni “amici”.
Pur dovendo confrontarci ogni giorno con questa realtà ingiusta, avremmo preferito non scriverne.
Ci si chiede – e lo chiediamo anche all’opposizione che però in Regione governa e decide come assegnare i fondi che arrivano dallo Stato e dall’Europa- perché mai la Regione Umbria non abbia letto i progetti di riqualificazione del complesso piscina e stadio degli ulivi proposti ed inviati agli uffici e ai politici regionali dal Comune di Assisi nel 2021 e non li abbia inseriti nel Pnrr Umbria? E perché il fondo FSC da 250 milioni di euro finanzia opere in mezza Umbria e nemmeno un euro arriverà ad Assisi, nonostante la città serafica alla vigilia del Giubileo e dell’ottavo centenario francescano abbia necessità di essere sostenuta in opere pubbliche e progetti?
E dove sono i 50 milioni promessi per l’Ospedale di Assisi dal consigliere Pastorelli? L’ospedale di Assisi è tra quelli a cui le risorse vengono purtroppo tagliate e questo lo vedono con i propri occhi i cittadini che purtroppo ne debbono usufruire.
Queste e altre domande, purtroppo, non hanno risposte ma la trasparenza e la correttezza dei fatti vanno sempre veicolate, per rispetto dei cittadini e delle cittadine, nell’interesse generale della nostra comunità. Le bugie, come si sa, hanno le gambe corte.
Al consigliere regionale Stefano Pastorelli, che “si vanta” del fatto che il suo Comune non percepisca nessun finanziamento da un ente come la Regione dove lui ha amministrato per 5 anni, un invito: venga a fare un bel confronto pubblico in piazza davanti ai cittadini, piuttosto che strumentalizzare mezze verità con termini discutibili trincerandosi dietro uno schermo.
08/08/2024
Ufficio Stampa
Città di ASSISI