Comprendiamo l’importanza dell’antifascismo come valore fondante della nostra Costituzione e riconosciamo il contributo storico della Resistenza. Tuttavia, è importante distinguere tra il sostenere valori antifascisti e l’utilizzare simboli estremisti in contesti istituzionali.
Essere antifascisti non significa necessariamente ricorrere a metodi estremi o simboli che possono risultare divisivi o provocatori. Indossare una maglia “Antifa” in una sede istituzionale come il consiglio comunale può essere percepito come un abuso del proprio ruolo e una forzatura verso chi potrebbe non condividere quei simboli specifici, anche se concorda con i valori antifascisti.
Il luogo e il contesto sono fondamentali. Se l’azione si fosse svolta in un contesto informale, dove la partecipazione era facoltativa, non ci sarebbe stata alcuna obiezione. Tuttavia, in un’assemblea dove la democrazia deve essere rispettata e tutti i membri devono sentirsi inclusi e rispettati, l’uso di tali simboli può creare divisioni e tensioni non necessarie.
Non stigmatizziamo il valore dell’antifascismo, ma condanniamo l’uso improprio del ruolo istituzionale per promuovere simboli associati a movimenti estremisti come Antifa. Questo non è il modo appropriato per sostenere i valori antifascisti in un contesto democratico e istituzionale.
Chiederemo al Sindaco e alla Presidente dell’Assemblea consiliare regionale di valutare se questa condotta sia appropriata per il ruolo esercitato e di adottare le misure necessarie per garantire che il rispetto e l’inclusione siano mantenuti in tutte le sedi istituzionali.
26/07/2024
FdI, Lega, FI e lista Lungarotti Sindaco
