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14 Ottobre 2024
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Cultura

GUARDARE IL MONDO DALLA PARTE DI DIO.

Siamo forse alle soglie della fine di tutto. La colpa della guerra sta dentro di noi che ci siamo allontanati da Dio. Sentite cosa dice il Maestro:

 

Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo! (Mt 5, 25-26)

 

Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Da’ a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle. (Mt 5, 38-42)

 

Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. (Lc 14, 31-32)

 

Sulla base di ciò è chiaro che Zelensky avrebbe evitato morte e distruzione se avesse convinto il suo popolo a seguire il Maestro, lasciando a Dio la decisione di tutto. Non sarebbe stato un “venire a compromesso”, ma un lasciare nelle mani di Dio la sorte del suo popolo. Astenersi dai propositi di entrare nella NATO avrebbe evitato la strage che si sta verificando. Dio avrebbe trovato tempi e modi, quando le condizioni sarebbero maturate negli anni o decenni, per fare passi in quella direzione, o magari in un’altra migliore che neanche possiamo immaginare adesso: se si lascia a Dio la partita, ci viene dato più di quanto ci possiamo aspettare.

Ma l’uomo vuole decidere da solo, e il frutto di questa decisione è sempre la guerra, inevitabile nella sua mente lontana da Dio.

Che dire: Putin non ha le sue responsabilità? Certo che ce l’ha, in abbondanza! Dio le conosce e, se ci mettiamo nelle sue mani, se seguiamo i suoi consigli – quelli ricordati prima, dalla Sua stessa voce -, non verrà meno di fargliene fare ammenda. Ma di questo non dobbiamo preoccuparcene noi.

 

Forse la nostra generazione conoscerà la fine, basta che le centrali termonucleari che sono intorno a noi siano colpite, e il gioco è fatto. La nostra morte sarà lenta e atroce, potete immaginarvelo. La causa di ciò che avverrà non dobbiamo ricercarla in qualcos’altro o nell’altro, ma solo in noi stessi.

Oppure c’è un modo per evitare la catastrofe? Certo che c’è: portiamo anche il Maestro con la sua saggezza ai colloqui di pace, facciamolo unire alle delegazioni degli Stati: sono sicuro che una soluzione ragionevole si potrebbe trovare. Subito! Sono certo che frate Francesco ci incoraggia a procedere in questa direzione.

 

05/03/2022

Mauro Loreti

 

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