7 C
Bastia Umbra
19 Aprile 2024
Terrenostre 4.0 giornale on-line Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara
Assisi

DAL CONSIGLIO COMUNALE DI ASSISI UNA VOCE UNANIME INVOCA LA PACE.

Insieme maggioranza e opposizione approvano un ordine del giorno di condanna della guerra in Ucraina

Dopo due ore di dibattito, il consiglio comunale di Assisi all’unanimità ha approvato un ordine del giorno di condanna contro gli atti di aggressione in Ucraina e di solidarietà e sostegno alla popolazione colpita dalla guerra.

Nel documento,  firmato da tutti i capigruppo consiliari (Paolo Lupattelli del Pd, Scilla Cavanna di Assisi Domani, Laura Pizziconi di Assisi Civica, Isabella Fischi del M5Stelle, Marco Cosimetti di Assisi Insieme, Francesco Mignani della Lega e Stefano Apostolico di Fratelli d’Italia),  si impegna la giunta “a testimoniare presso il governo la necessità di una forte risposta, coordinata e promossa dall’Unione europea e degli organismi internazionali, chiedendo di impegnarsi in ogni iniziativa di contrasto all’aggressione affinchè vengano intraprese tutte le azioni necessarie per garantire una de-escalation militare e l’immediata cessazione del conflitto e delle ostilità. Nel pieno rispetto del diritto internazionale, della sovranità e dell’indipendenza dell’Ucraina, secondo i principi riconosciuti dalla Carta delle Nazioni Unite, nel quadro di una reazione che l’Onu deve garantire e promuovendo un ruolo attivo delle alleanze difensive a partire dalla Nato. L’invasione deve essere fermata e l’Ucraina liberata, di modo che si possa tornare all’applicazione degli accordi di Minsk nel rispetto del trattato di Helsinki, ribadendo il principio fondamentale dell’inviolabilità delle frontiere”.

Nello stesso ordine del giorno si chiede di “intraprendere tutte le azioni necessarie e di competenza dell’Ente per creare ogni possibile mobilitazione contro l’aggressione russa, per la pace e la garanzia del diritto internazionale in concorso con le altre istituzioni locali e la società civile che si oppone al sopruso e alla sfida portata alla democrazia e alla convivenza dei popoli”.

Infine si chiede di “sostenere e attivare, secondo le proprie possibilità, unitamente e in accordo con Prefettura, Protezione Civile, Istituti religiosi e associazioni di volontariato atti di sostegno umanitario e di ospitalità e azioni di integrazione culturale in caso di necessità ai profughi ucraini”.

A fare la sintesi del dibattito, in chiusura, il sindaco Stefania Proietti che ha sottolineato l’importanza di avere una posizione unica sul tema della pace: “In altre occasioni, da questa aula, si sono levate voci che hanno fatto il giro del mondo, mi riferisco alla mozione contro la vendita delle armi usate a danno della popolazione civile nello Yemen. Oggi questa assise sta dimostrando la forza di mandare un messaggio unitario, e cioè che la guerra, qualunque guerra, è una follia perché genera atrocità di cui decidono i potenti ma le cui conseguenze drammatiche le subiscono la popolazione civile, i più fragili e deboli, in particolare come in questo caso, donne anziani e bambini”.

“Ad Assisi abbiamo la responsabilità di essere operatori di pace – ha aggiunto il sindaco – e per ciò dobbiamo raccontare tutto ciò che stiamo facendo per l’accoglienza e la pace. Dal 24 febbraio, giorno dello scoppio delle ostilità, abbiamo iniziato a organizzarci per l’accoglienza dei profughi e per lanciare messaggi di pace. Il 2 marzo abbiamo coinvolto centinaia di bambini e ragazzi delle scuole chiedendo loro di scrivere o disegnare pensieri di pace, ne sono arrivati tantissimi che invieremo al presidente dell’Ucraina Zelenski, al presidente della Russia Putin e al segretario delle Nazioni Unite Guterres. Poi in segno di solidarietà abbiamo ospitato, sempre il 2 marzo, la fiaccolata della pace; domenica scorsa il Papa ha salutato la marcia straordinaria della pace Perugia-Assisi. C’è quindi il tema dell’accoglienza, la cui responsabilità è in capo alle regioni anche se di fatto sono i comuni a essere in prima linea, voglio ricordare che accogliamo persone e non numeri, per questo abbiamo costruito immediatamente contatti diretti (il numero di cellulare 329/2609411 e la email dedicata ucraina@comune.assisi.pg.it) per i profughi e chi li vuole accogliere, abbiamo raccolto medicinali e domani partirà da Assisi un nostro mezzo nell’ambito di un convoglio umanitario in direzione dell’Ucraina, abbiamo istituito un conto corrente dedicato a cui anche imprenditori locali stanno contribuendo, siamo in contatto diretto e costante con la Caritas e altre organizzazioni umanitarie oltre che con i francescani che hanno conventi in Ucraina e stanno faticosamente aiutando la popolazione in ogni modo.

“Siamo la città della fraternità, dell’enciclica Fratelli Tutti ispirata a San Francesco, qui possiamo aprire un tavolo di dialogo per la pace e da questi scranni l’invito è chiaro. C’è bisogno di ripudiare la guerra, come dice la nostra costituzione, e perseguire la strada del dialogo per la risoluzione delle controversie internazionali. Abbiamo anche raccolto l’invito di intellettuali come Franco Arminio e ci siamo messi a disposizione per diventare un tavolo di dialogo tra le parti per la pace e la fine immediata dei drammatici spargimenti di sangue in Ucraina. Il nostro appello, la voce che si leva da questo consiglio comunale unito, ha inequivocabilmente le parole di Papa Francesco: basta, tacciano le armi. La guerra è una follia! Fermatevi!”.

Lascia un commento