Solenne celebrazione del Pontificale del compatrono della Diocesi; monsignor Sorrentino ricorda la prossima visita pastorale nella zona di Gualdo Tadino
ASSISI – “Dopo tanti secoli dalla sua esistenza terrena il Beato Angelo ci invita al silenzio vero, quello che con umiltà indaga il senso delle cose e si mette innanzitutto davanti a Dio, l’unico che ha una Parola di vita”. Lo ha detto il vescovo monsignor Domenico Sorrentino sabato 15 gennaio durante il Pontificale del Beato Angelo, compatrono della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino nella concattedrale di San Benedetto a Gualdo Tadino. Presenti le autorità civili e militari e tanti fedeli.
Monsignor Sorrentino ha anche sottolineato che “la Chiesa universale in questo momento ci sta chiedendo quello che Papa Francesco ci ha consegnato come processo sinodale. Parola che per noi non è nuova perché alcuni anni fa abbiamo celebrato il Sinodo diocesano.
Ora ci viene riproposta questa idea in una chiave nuova con una coralità universale. Inoltre – ha aggiunto – stiamo vivendo ancora il nostro cammino sinodale diocesano della visita pastorale che quest’anno toccherà finalmente Gualdo e tutta questa zona pastorale. Dunque le parole che oggi vi dico si pongono anche all’interno di questo segmento del nostro cammino che vogliamo vivere bene come il Signore si aspetta da noi”.
Le celebrazioni per la solennità del Beato Angelo proseguono domenica 16 gennaio alle ore 18 con Ufficio delle sante messe per i soci vivi e defunti della Pia Associazione del Beato Angelo.
Assisi, 15 gennaio 2022