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Bastia Umbra
28 Marzo 2024
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Assisi Cultura

ALBERGHIERO DI ASSISI – CRONACA DELL’ASSEMBLEA D’ISTITUTO.

A colpo d’occhio sembravano tante figurine, tutte allineate, ordinate e pure “mutate” come si è solito definire oggi chi in video tiene il microfono spento. Eppure erano tutti veri e vivi i ragazzi dell’alberghiero di Assisi che finalmente si sono potuti incontrare tutti assieme per la prima assemblea d’Istituto in epoca Covid_19 nell’anno 2021, fine febbraio 2021.  

Incontrare che parola strana. Perché di fatto non si sono incontrati; non hanno potuto vedersi e toccarsi realmente e sentire i sorrisi e leggere gli sguardi. Niente di tutto ciò, ma tutto è stato ugualmente bello e vero. 

Centinaia e centinaia di ragazzi in video e in ascolto a sentirsi parte di una comunità in un momento in cui tutto attorno a loro sembra irrealmente sospeso. Una comunità ferita, certo, ma non sconfitta e quelle ragazze e quei ragazzi erano tutti lì a testimoniare che c’erano e nulla avrebbe impedito quel momento di reale comunione. 

Che scuola vera quella che riesce a creare un momento così emotivo e partecipato.   Centinaia di ragazzi ad ascoltare ma anche a chiedere e porre domande sui grandi temi che li vedranno protagonisti appena torneranno ad affacciarsi alla vita. 

Tutto è nato, come dicono i rappresentanti d’Istituto Teresa Di Matteo, Sofia Pignatta, Martina Fuso e Giovanni Habibu“Per non rassegnarci alla prigionia a cui ci condanna questa orribile pandemia. Abbiamo sentito il bisogno di stringerci ai nostri compagni e sentirci più vicini”, dice Teresa e Sofia aggiunge che “Grazie ai nostri meravigliosi insegnanti, la Prof.ssa Apostolico che tanto si è sempre dedicata al coinvolgimento di esperti qualificati , le Prof.sse Cozzari e Bruognolo, , Barbetta , Biscarini , Castellani , Gagliardi, il Prof.Pilli  e tanti altri siamo riusciti a contattare ,appunto, ospiti eccellenti che ci hanno regalato il loro tempo per trascorrere assieme a noi delle ore in assemblea a discutere di grandi problematiche”.  Non è stato facile organizzare e mettere a punto la macchina organizzativa, ma con un grande sorriso Giovanni dice: “Ce l’abbiamo fatta”. Giovanni è realmente soddisfatto e sciorina i dati del sondaggio di gradimento che gli sono stati restituiti in tempo reale appena chiusa l’assemblea e che confermano un ampio gradimento della formula prescelta e pure dei temi trattati.  

I rappresentati d’Istituto insieme al comitato studentesco ci hanno lavorato per ,ma alla fine la scaletta dopo tagli, rifiniture, correzioni, conferme giunte e non giunte dei diversi ospiti, finalmente si è materializzata. Bisognava presentarla alla Preside. Teresa dice: “Ci penso io e vedrete che sarà orgogliosa di noi e ci consentirà di metterci a disposizione la piattaforma che la nostra scuola usa per effettuare le riunioni in video e la didattica a distanza”. 

     Proprio vero, la preside Bianca Maria Tagliaferri, non ha avuto un momento di dubbio e, sentita al telefono su questa bellissima iniziativa ha dichiarato: “Malgrado abbia tanti e tanti anni di scuola dietro di me, ancora questi ragazzi continuano stupirmi ed emozionarmi. Con grande gioia ho accolto questa iniziativa e l’ho sostenuta insieme a tutti i docenti e fornito ai ragazzi tutto il supporto necessario. I ragazzi che non si danno mai per vinti rappresentano per noi della scuola il più grande riconoscimento umano e professionale.” 

Tutto inizia puntualmente alle ore 8.30 della mattina del 22 febbraio. La Preside nel porgere il suo saluto si unisce ai ringraziamenti già espressi dai ragazzi e ne aggiunge uno dedicato al Prof.Aldo Giuseppe Geraci, vicepreside ed animatore digitale che ha curato , insieme al team digitale della scuola, la parte telematica dell’organizzazione e reso possibile la partecipazione contemporanea di tanti studenti ed insegnanti. Inizio scoppiettante: il giovane Marco Provvidenza di Bastia Umbra, 25 anni, preparatore atletico che chiama i ragazzi agli esercizi da fare quando si sta troppo davanti ad un videoterminale e li invita a riflettere sull’importanza di un sano stile di vita nonostante la pandemia per giungere poi ai migliori comportamenti da tenere quando si fa attività motoria e sportiva. Tante domande e tante curiosità e Marco Provvidenza con puntualità e chiarezza risponde a tutti. Il ghiaccio è rotto, si è capito da subito che sarà una maratona di temi che arricchirà ogni singolo partecipante. È il turno ora di un altro giovane ospite Federico Marcovecchio, educatore professionale dell’associazione “Pepita Onlus” chiamato a parlare del sano utilizzo del mondo digitale che offre sempre più conoscenze e opportunità ma anche rischi e pericolo da evitare.  Dopo la pausa, si torna alla grande con l’esibizione di due studenti dell’ultimo della scuola, Giovanni Ronca e Alfredo Gianmaria classe quinta del corso di sala bar, abilissimi nell’uso delle tecniche acrobatiche nella preparazione di cocktail che caratterizzano le figure professionali dei bar-tender molto in voga nei locali alla moda. Successo garantito.  

L’assemblea prevede che ,a seconda degli argomenti trattati entrino ed escano le classi. Stavolta, il tema è forte, i rappresentati d’Istituto hanno ritenuto di aprire un confronto con i compagni più grandi e invitano a parlare l’avvocata Francesca Fioretti per confrontarsi sul ruolo delle donne nel nuovo millennio e la discriminazione e la violenza di genere. Gli echi delle cronache nazionali più recenti, che continuano a raccontare delle morti di tante, troppe donne per mano dei loro compagni, sono assordanti. I ragazzi sono attenti, capiscono che qualcosa in questa società non va e che devono essere loro a cambiare i paradigmi culturali prendendo le distanze da tutti gli stereotipi di genere che ancora oggi forniscono l’humus culturale perché un crimine così terribile continui a consumarsi. Nasce un appassionato dibattito ,ma è chiaro a tutti che questo è un tema che fa male, molto male e nessuno può rimanere indifferente.  

Alle ore 13.15, l’assemblea si aggiorna. 

Il giorno dopo sono invitati i ragazzi più grandi delle classi quarte e quinte. È il momento di affrontare il tema del lavoro. Sul palco “virtuale” presenti diversi ospiti. Si inizia con il dott. Stefano Chiesa, ex alunno dell’Istituto alberghiero, ora direttore del Sina hotel Brufani di Perugia. Stefano Chiesa nel 2020 è stato inserito nella prestigiosa classifica del miglior ’”Hotel Manager dell’anno” classificandosi quinto a livello nazionale e il suo intervento era molto atteso. Con parole semplici, dirette e concrete si è rivolto ad ogni studente dicendo loro, discutiamo assieme, troviamo la strada del vostro inserimento nel mondo del lavoro perché da esso dipenderà il futuro del turismo in Umbria e il rilancio di tutte le attività enogastronomiche che sempre di più, insieme ai prodotti tipici devono oltrepassare i confini regionali e conquistare nuovi mercati. La crescita è l’unica condizione per creare nuovi posti di lavoro di qualità. Concetti questi ribaditi dagli ospiti successivi: Daniele Ciani barman, Sara Giovagnotti esperta pasticcera e Luca Rosignoli, gli ultimi due ex allievi che hanno discusso con i ragazzi dell’importanza della professionalità che diventa qualità per farsi strada nel mondo del lavoro. 

Ma come si entra nel mondo del lavoro? Come si può essere certi della scelta fare dopo il diploma? A queste domande risponde l’ultima ospite della giornata la dott.ssa Valeria Lorenzini dell’Università di Perugia, esperta di orientamento, che va subito al cuore del tema e lo fa con simpatia e autorevolezza raccogliendo subito l’attenzione dei ragazzi. “Non ci sono scelte che vanno bene per tutti”, esordisce la relatrice e aggiunge “occorre che ognuno di voi guardi in profondità dentro di sé evidenziando i propri punti di forza e i propri talenti. Con determinazione e convinzione le porte si apriranno, siano quelle dello studio successivo o quelle dell’ingresso nel mondo del lavoro”. La dott.ssa Lorenzini parla a braccio per più di un’ora raccontando aneddoti divertenti, dispensando suggerimenti per evitare gli errori più frequenti in cui si può incorrere quando ci si propone nei colloqui di lavoro e chiude l’intervento dicendo che ogni lavoro che ognuno sarà chiamato a fare dovrà essere fatto a regola d’arte, in modo che chiunque lo veda possa dire: quello è un capolavoro. 

Alle 13.15 si scoglie l’assemblea. I rappresentati d’Istituto tirano un gran respiro di sollievo. Ma sono felici. Si vede. 

 

Aldo Giuseppe Geraci 

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