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19 Aprile 2024
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Il Sindaco Paola Lungarotti risponde alla lettera dal titolo: “La burocrazia ci seppellirà”.

Gent.me Grazia e Marianella Moretti,

 quale garante della correttezza amministrativa e burocratica del Comune di Bastia Umbra, corre l’obbligo da parte mia intervenire sulle vostre riflessioni pubblicate giovedì 26 marzo u.s. in merito alla tumulazione di vostro padre.

Il Regolamento comunale di polizia mortuaria del Comune di Bastia Umbra, all’art. 10, prevede che le sepolture a sistema di tumulazione siano oggetto di concessione secondo le modalità previste nel successivo Titolo 4 del presente regolamento, quindi subordina la tumulazione alla presenza di un contratto di concessione che legittima il suo titolare all’uso della sepoltura stessa.

L’art. 17 sempre dello stesso Regolamento detta le disposizioni per la stipula delle concessioni cimiteriali e per le modalità di accesso alle sepolture prevedendo che ogni concessione del diritto d’uso di aree e manufatti deve risultare da apposito atto contenente l’individuazione della concessione, le clausole e le condizioni della medesima e le norme che regolano l’esercizio del diritto d’uso.

In assenza di titolo concessorio, non può essere autorizzato un uso della concessione stante la prescrizione dell’ultimo comma dell’art. 17.

Ed è questa la situazione verificatasi al momento della sepoltura delle ceneri del vostro compianto.

Dopo aver effettuato la scelta della cremazione, è stata richiesta l’autorizzazione ad inserire l’urna cineraria dello stesso nel loculo di sepoltura della madre. Alla preventiva verifica dell’ufficio cimiteri della presenza del titolo concessorio che avrebbe legittimato tale utilizzo, si veniva a conoscenza della mancanza del titolo concessorio stesso. Il Comune ha sì un elenco dei repertori e delle raccolte dei contratti di concessione cimiteriali a partire dal 1887, ma in questo caso malgrado varie ricerche effettuate dal responsabile dell’ufficio cimiteri, non veniva rinvenuto alcun titolo concessorio che potesse legare l’uso della sepoltura ad un concessionario, né è stata dimostrata l’esistenza di tale diritto reclamato anche attraverso solo la quietanza di versamento del canone concessorio.

Impossibilitati a concedere la tumulazione delle ceneri dell’estinto nel loculo della madre, l’Ufficio cimiteri ha prospettato una diversa soluzione sempre nel rispetto delle norme e soprattutto della “pietas” verso il defunto stesso, ovvero:  la  concessione di una ossarina, di varie dimensioni, da piccola a grande (specchiatura delle stesse dimensioni di un loculo), posta in luogo visibile e di facile accesso, ove riporre l’urna insieme ai resti mortali della mamma così da esaudire il desiderio di ricongiungimento di mamma e figlio; la possibilità di inserire l’urna cineraria in un loculo adiacente a quello della mamma ove sono sepolte le spoglie del fratello poiché in questo caso in possesso del titolo concessorio. E così è avvenuto.

Una precisazione in più va fatta sulla proposta da parte dell’Ufficio delle ossarine, a chiarezza di quanto accaduto: il Regolamento vigente non permette concessioni di loculi per urne cinerarie; diversamente, se invece della cremazione si fosse scelta la sepoltura per tumulazione del feretro, il comune avrebbe concesso l’uso di un loculo nel quale, successivamente avrebbero potuto trovare sepoltura anche i resti mortali della mamma.

È chiara quindi l’impossibilità di soddisfare i desideri del defunto e dei suoi familiari nella modalità richiesta,  ma non nella sostanza, perché le ceneri del defunto riposano comunque accanto alla mamma ed al fratello.  E’ vero, La burocrazia ci seppellisce, ne sappiamo qualcosa specialmente oggi, ma qui non si parla di una burocrazia che seppellisce, qui si parla dell’applicazione di leggi che regolamentano le concessioni cimiteriali e ciò che non è contemplato non è ammissibile di interpretazioni.

Tanto era dovuto. Gli Uffici sono stati rigorosi, coerenti, pur nella disponibilità e la sensibilità all’ ascolto e a trovare soluzioni, sempre nel rispetto delle leggi vigenti. E questo lo fanno con tutti. La perdita di un proprio familiare, il dolore dello sradicamento, sono sentimenti che accomunano tutti noi.

28/03/2020

Paola Lungarotti

Sindaco Bastia Umbra

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