Le giuste restrizioni decise per contenere il coronavirus, primo fra tutti l’invito a restare a casa, comportano pesanti conseguenze per le donne che subiscono violenza domestica.
In situazioni come queste, nelle quali c’è una coesistenza obbligatoria forzata, gli episodi di violenza sono sempre in aumento e le donne sono esposte maggiormente al pericolo di abusi e maltrattamenti.
L’isolamento è inoltre una delle caratteristiche più comuni delle relazioni abusanti, ed è già dimostrato come la violenza domestica aumenti sia durante i periodi di vacanza dal lavoro, sia nei momenti di stress.
Per tante donne andare a lavoro o accompagnare i bambini a scuola significa poter sfuggire anche solo per poco alle dinamiche di violenza domestica e di potere nelle quali vivono tutti i giorni, e al momento questo non è possibile.
L’isolamento amplifica il rischio a cui donne e minori sono esposti, trovandosi a dover condividere per tutto il giorno gli spazi familiari con il proprio maltrattante.
Non solo: in questa situazione di prossimità con il proprio aggressore e di riduzione dei contatti esterni è molto più difficile chiedere aiuto. Le circostanze attuali potrebbero inoltre scoraggiare le donne a rivolgersi alle forze dell’ordine o alle strutture dedicate.
Per questo le associazioni che lavorano con le donne, che gestiscono Centri Antiviolenza e Punti d’Ascolto stanno lavorando sia per informare che per garantire assistenza e sostegno continuo.
Come operatrici del Punto D’Ascolto della Zona Sociale 3 dell’Umbria, che comprende di Comuni di Assisi, Bastia, Cannara, Bettona e Valfabbrica, in linea con le restrizioni imposte, abbiamo deciso di continuare a tenere aperti gli sportelli di Bastia e Assisi solo su appuntamento e previo colloquio telefonico.
Abbiamo inoltre deciso di garantire un servizio di assistenza telefonica H24 su entrambi i nostri numeri telefonici: 075.8040290 e 3316529215.
Per chi fosse impossibilitata a chiamare al telefono, abbiamo previsto la possibilità di parlare in chat su Whatsapp con un’operatrice (il numero da contattare è 327.6846430), tramite messaggi sulla nostra Pagina Facebook @puntodascoltoassisi oppure tramite mail scrivendo a puntodascoltoassisi@gmail.com
Sappiamo che è un momento difficile ma NOI CI SIAMO!
Ancora una volta raccomandiamo alle donne di non esitare a rivolgersi direttamente alle Forze dell’Ordine in tutti i casi di pericolo per se stesse e/o per i minori, chiamando il 112 o il 113.
18/03/2020
Amelia Rossi
Puntod’AscoltoAssisi
1 commento
SOno cresciuta nel “dopoguerra” e allibisco ogni qualvolta viene evocata l’attuale situazione, così diffusa, di violenza nelle famiglie. Questo è indice d’imbarbarimento totale di un popolo. Allora non succedeva niente di simile. Dio vi ricompensa per l’aiuto che date e per l’esempio di un residuo di civiltà