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21 Settembre 2024
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L’URBANISTICA A BASTIA NON DECOLLA: I GRANDI PIANI GIACCIONO COME SOGNI NEI CASSETTI DI PALAZZO E SUL PRG NULLA DI FATTO.

“Stando a questo gioco non ci mancherebbe certo la fantasia per confezionare un ulteriore progetto utopistico e gareggiare a chi la spara più grossa”. Con queste parole, senza alcuna cognizione di causa confortata da dati numerici in suo possesso, la candidata Paola Lungarotti accosta al concetto di “megalomania” il progetto del nuovo Palasport per Bastia Umbra, recentemente presentato dalla coalizione che sostiene Catia Degli Esposti.

L’aspirante sindaco Lungarotti dovrebbe prima di tutto guardarsi in casa per comprendere quanti dei progetti sbandierati dalla coalizione che rappresenta sono naufragati nel corso degli ultimi 10 anni fatti di vane promesse.

Per comprendere al meglio l’accaduto a volte è necessario riavvolgere il nastro e in questo caso il nostro rewind ci porta fino all’ormai lontano 2009.

La coalizione ansideriana snocciolava aspetti programmatici legati all’urbanistica che avrebbero dovuto coinvolgere tutte le aree della città che già da tempo necessitavano di un intervento di riqualificazione. Ve lo ricordate l’Urban Lab? Ne avete avuto notizie di recente?

Ma procediamo con ordine. L’area Pic versa nelle medesime condizioni del 2009 e non si ravvisano, scrutando l’orizzonte, interventi a stretto giro capaci anche solo di lasciarcela immagine diversa da come oggi tutti la conosciamo. Il sottopasso di via Firenze è ben lontano da venire e valutando nel complesso i vari aspetti legati all’area Franchi, l’unica novità è rappresentata dal rapido sviluppo del comparto social housing. L’area Mattatoio, oggetto di adozione e approvazione in rapida sequenza sul finire della legislatura 2009-2014 e più di recente sottoposta a variante non è mai stata oggetto di lavori in corso.

D’altra parte l’attuale Amministrazione vanta l’aver saputo districare l’aggrovigliata matassa generatasi, a suon di passaggi di proprietà con relativo aumento del prezzo di vendita, intorno all’area Deltafina. E’ tuttavia legittimo chiedersi se l’unico piano urbanistico portato a casa degli ansideriani nell’arco degli ultimi 10 anni sia effettivamente da ascrivere ai meriti dell’Amministrazione in carica, considerando che chi ne ha tenuto le fila, trovando l’accordo con l’imprenditore di riferimento, è stato poco dopo estromesso dalla Giunta.

Tornando al comparto social housing in rapido sviluppo, ci si chiede: considerando che a Bastia rimangono invenduti centinaia di appartamenti non solo di pregio, cosa staranno pensando a riguardo progettisti e costruttori del territorio?

In uno scenario così composto sarebbe quantomeno consolatorio sapere che, come si è voluto far credere anni fa, il Prg sia in fase di completamento ma la realtà dei fatti ci dice che così non è.

A ben ricordare le 5 dita del sindaco Ansideri levate al cielo di Piazza Mazzini poche ore prima del ballottaggio del 2014 si potrebbe rispondere con altrettanti punti di incompiutezza: area Pic, area Franchi, area Mattatoio, sottopasso di via Firenze e, dulcis in fundo, il Polo tecnologico al cui annuncio non ha mai fatto seguito alcuna iniziativa degna di concretezza.

Di certo un manifesto poco lusinghiero per chi detiene da quasi 8 anni la delega all’Urbanistica. Non c’è da stupirsi quindi se dopo due mandati da vice-sindaco abbia deciso di non candidarsi alla carica di primo cittadino. In compenso il candidato sindaco che lo rappresenta sbandiera propositi di continuità. Continuità con quanto descritto? In bocca al lupo cari amici bastioli!

Bastia Umbra, 10 aprile 2019

Ufficio Stampa

Coalizione Catia Degli Esposti Sindaco

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