Sono passati quasi 5 anni dal giorno in cui la sottoscritta non accettò il mandato da Assessore che il Sindaco Ansideri le aveva riservato per la seconda consiliatura, cioè dal 2014 al 2019.
La rinuncia al mandato assessorile avvenne, in quel caso, per forti contrasti interni con il primo cittadino ed il suo vice-Sindaco Francesco Fratellini.
Tant’è che la sottoscritta, ben conoscendo la normativa comunale, si vide bene dal correre il rischio di essere buttata fuori dallo scenario politico, senza nemmeno poter più rimanere in Consiglio comunale (anche se oggi il Sindaco ancora tenta di far credere il contrario nonostante il dettato normativo!).
Eh si, perché pochi sanno che la normativa comunale, a differenza di quella regionale, vuole che, una volta accettato l’assessorato, se le deleghe vengono poi revocate dal Sindaco (come l’odierno caso dell’Assessore Degli Esposti), si esce del tutto dallo scenario politico, e cioè non si ha più diritto nemmeno a rimanere membro del Consiglio comunale.
Questa triste sorte, evitata dalla sottoscritta in tempi non sospetti, è oggi toccata all’Assessore Degli Esposti dopo l’ufficializzazione della sua candidatura a Sindaco di Bastia Umbra per la Lega di Matteo Salvini.
L’ennesima prova di quale sia l’aria che si respira all’interno delle “stanze di Palazzo: “o fai come ti dico io o se rompi troppo le scatole per te non c’è più posto!”.
Vedasi, per tutti, oltre al caso Renzini, anche i casi Livieri, Morbidini, Aristei, Lucia; alcuni semplicemente “camuffati” da dimissioni, non di certo spontanee quanto piuttosto… spintanee!!!).
Ci rammarica pensare che l’Assessore Degli Esposti non abbia avuto la forza di dimettersi prima di questo squallido epilogo, magari evitando, con forse maggiore dignità, la “cacciata” da Palazzo.
Legittimo il dubbio che volesse tenere il piede su due staffe…
Insomma, un centro destra privo di una forte e cospicua eredità, sia in termini di azioni che di persone, ed inaffidabile, prima di tutto, proprio all’interno della sua compagine.
Ciò trova conferma anche su come questa Amministrazione sia stata costretta a chiamare al suo capezzale, last minute, la sapiente e tuttologa professoressa Lungarotti, la quale, dopo oramai un anno di mandato da Assessore alla Cultura, ancora non riesce a creare iniziative di stampo personale e degne di nota, piuttosto preferendo gettare variopinti cappelli su cose altrui e disseminare selfie, fotografie ed interventi di apertura e chiusura eventi, spesso sovrabbondanti sotto il profilo istituzionale, spesso inopportuni e fuori tema sotto il profilo sostanziale, che denotano come la sua preparazione da candidato a Sindaco si arresti laddove è necessario parlare, con cognizione di causa, di progetti urbanistici, pianificazione economica e programmazione pubblica, problematiche sociali, ecc. ecc.
Vedasi, per tutti: l’intervento ad Ospedalicchio sul passaggio a livello indetto dal PD o quello più recente in Sala della Consulta in occasione della serata organizzata dal Gruppo Misto consiliare sul rimborso dell’imposta di pubblicità; e chi più ne ha più ne metta!
E’ un dato di fatto che un Sindaco dovrebbe insegnare ad una città e non ad un gruppo di scolari!
Insomma, è proprio il caso di dire che in quasi 10 anni di mandato, la Giunta Ansideri non ha costruito nulla, tranne le 5 orribili palazzine della social housing.
Una raccomandazione, se permesso, va fatta al Sindaco Ansideri ed al suo fedelissimo Fratellini.
Se anziché costruire brutte palazzine e distruggere belle persone aveste fatto il contrario forse non vi sareste trovati così…frantumati!
23/01/2019
Fabrizia Renzini
Consigliere Gruppo Misto del Comune di Bastia Umbra