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20 Aprile 2024
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Il trekking nel Pasubio organizzato dalla Sezione Folignate del Cai.

Un anello intorno alla montagna ferita dalla Grande Guerra, battendo la mulattiera con 52 gallerie scavata nel 1917 per l’approvvigionamento delle truppe arroccate sulla cima al riparo dalle azioni nemiche, i due Denti, la Valle Sacra e la strada degli Scarrubbi.

Questo l’itinerario del trekking nel Pasubio organizzato dalla Sezione Folignate del Cai, lo scorso fine settimana.

AB ALTO AD ALTUM

CHI HA SALITO SENZA PALPITI D’AMORE

 QUESTO CALVARIO DELLA PATRIA

 CHI NON SOSTA CON ANIMO PURIFICATO

 SU QUESTA ROCCIA GLORIOSA

 NON ENTRI IN QUESTO RIFUGIO

 NÈ CONTEMPLI DA QUESTE LIBERE ALTEZZE

 LA DOLORANTE FECONDITÀ DEL PIANO

 E IL MISTERO DEI CIELI.

La sez. di Schio del C.A.I. dedica e consacra agli Eroi del Pasubio – Porte di Pasubio 2/7/1922.

Sentimento comune colpisce il camminatore mentre percorre il sentiero sterrato che guadagna rapidamente quota nel tratto iniziale, supera, tra pinnacoli e dirupi, i rocciosi contrafforti della Bella Laita, ora addentrandosi nella roccia, ora affacciandosi a picchi vertiginosi fino a raggiungere il Rifugio Achille Papa a 1936 mt.

Da qui principia la seconda tappa che scorge i luoghi teatro di battaglia delle Piccole Dolimiti.

I contendenti, italiani ed austriaci, si fronteggiarono su due speroni rocciosi “i Denti”, separati da una selletta, all’interno dei quali ricavarono delle vere e proprie cittadelle sotterranee. Nel dente Italiano fu costruita una galleria dove trovava posto il gruppo elettrogeno per l’illuminazione, il deposito di viveri, acqua e munizioni, i posti di medicazione, i comandi; armato con 5 mitragliatrici, 2 bocche da fuoco ed un lanciafiamme e poteva ospitare 500 uomini. Nel luglio 1917 fu realizzato un sistema di galleria di contromina che da ovest ad est cingevano il lato nord nel tentativo di opporsi all’avanzare delle gallerie austriache. Sotto queste imprendibili postazioni, tra settembre 1917 e marzo 1918, si combatté la guerra di mine, uno scontro sotterraneo inteso a demolire la parte avversaria facendola saltare per aria.

Lì campeggia la bandiera italiana, tra l’orgoglio e l’emozione funesta del passante.

Il giro panoramico termina sulle valli Sorapache e Pruche, conduce in breve tempo alla sosta sull’ Arco Romano cimitero “Di qui non si passa”, Chiesetta di Santa Maria del Pasubio e Selletta Comando, la valle sacra dedicata agli Eroi del Pasubio.

L’indomani il cammino prosegue sulla strada degli Scarubbi utilizzata nel 1915 dagli alpini della 259 compagnia del battaglione Val Leogra che raggiunsero a Cima Palon i colleghi del Vicenza con i quali diedero inizio alla occupazione della Montagna della Guerra. Alternativamente si può tornare con i piedi a terra attraverso la via ferrata.

 

31/07/2018

Elisa Rossetti

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