È stata discussa in consiglio comunale l’interpellanza presentata dall’opposizione sull’utilizzo illegittimo dell’auto del Comune per scopi personali.
Il fatto risale allo scorso 11 agosto, quando l’auto di rappresentanza del comune guidata da un vigile urbano si è recata da Assisi alla stazione di Firenze per trasportare il neo assessore che poi ha proseguito con il treno fino a Milano dove abita.
È stato confermato, in risposta all’interpellanza, che l’auto adibita a scopi istituzionali del sindaco, è stata effettivamente utilizzata per trasportare l’assessore alla stazione di Firenze da dove ha poi raggiunto la sua abitazione a Milano e che l’autorizzazione all’utilizzo dell’autovettura è stata concessa dalla sindaca.
È facile capire che l’auto può essere utilizzata solo per scopi istituzionali; cioè nel caso di assessori, per l’esercizio rappresentativo delle competenze delegate, e non per scopi personali, quali viaggi da e per la propria abitazione. Infatti questi ultimi sono vietati espressamente dal Testo Unico Enti Locali e dal regolamento comunale che tra l’altro prevede che l’auto di rappresentanza debba essere guidata “esclusivamente da personale avente la qualifica di autista”.
Chiaramente la sindaca che ha concesso questo utilizzo illecito non ha fatto certamente una cosa buona, in quanto ha permesso di utilizzare beni appartenenti alla pubblica amministrazione, auto e personale, per scopo privato, provocando tra l’altro anche un danno erariale. E ciò è vietato dalla legge.
28/10/2017
Giorgio Bartolini
Redazione
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